Il sindaco di Savigliano, Giulio Ambroggio, è in vacanza e non può quindi commentare le improvvise dimissioni di uno dei due assessori tecnici che aveva voluto nella sua giunta, Isabella Botta, con delega ai Lavori Pubblici e Protezione Civile.
Botta, funzionario dell’Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), avrebbe dovuto seguire l’ultima fase della messa in sicurezza del torrente Mellea, quello che in due occasioni, esondando, aveva allagato varie zone della città.
Per questo Ambroggio, andando incontro alle critiche del suo stesso partito, il Pd, l’aveva chiamata al suo fianco, come assessore tecnico.
Nel motivare la rinuncia Isabella Botta fa riferimento a “ragioni strettamente personali”, ma le voci in città riferiscono anche di ragioni professionali.
Commenta il segretario cittadino del Pd, Marco Paonne: “E’ difficile esprimere un giudizio politico su di una questione che, almeno ufficialmente, è stata motivata da ragioni personali. Abbiamo chiesto un incontro al sindaco – aggiunge Paonne – per capire come intende procedere e quali criteri adotterà per la sua sostituzione”.
Ambroggio, nel frattempo, ha comunicato di aver assunto le deleghe dell’assessore dimissionario, trasferendo le Attività Produttive che prima erano di sua competenza a Michele Lovera, titolare del Bilancio, l’altro assessore tecnico della sua giunta.
Dal fronte dell’opposizione, il commento del capogruppo della minoranza Tommaso Gioffreda è a metà tra e il fair play e l’ironico: “Mi dispiace – afferma - che l’assessore si sia dimessa perché aveva promesso di seguire la soluzione dell’annoso problema della sicurezza delle sponde dei fiumi che attraversano la città. Avevo pronte due interrogazioni su risposte che non mi ha dato su precedenti questioni. Per il resto non posso dire altro. Le ragioni sono personali e se sono tali – osserva - mi auguro che finisca così. Se invece le ragioni saranno altre vedremo. Io e i componenti del mio gruppo sapevamo da mesi, tramite i whistleblower cittadini, che l'assessore Botta si sarebbe dimessa. Le stesse voci dicono anche altro, ma io sono convinto che siano infondate perché se corrispondessero a verità ci sarà molto da discutere sulla vicenda. Nel frattempo – conclude Gioffreda - auguro ogni bene all'assessore”.
Le voci, cui tutti alludono, ma che nessuno è disposto a sottoscrivere, si riferiscono ad aspetti lavorativi che renderebbero incompatibile il ruolo politico dell’assessore dimissionario con quello delle sue prospettive professionali.