Politica - 20 giugno 2018, 19:57

Cuneo, in commissione il tema “caldo” della neve: presentato il nuovo appalto per il servizio di sgombero

Luca Serale: “L’approccio che dovremmo avere al “problema neve” è che averla in inverno è la norma, non l’eccezione. Siamo stati forse un po’ troppo bene abituati nel corso degli ultimi anni.”

La questione del servizio di sgombero della neve - e dell’annesso appalto di gestione - , per la città di Cuneo è da sempre “tema caldo”, particolarmente discusso. Se ne è parlato nella riunione della II^ commissione consiliare tenutasi in sala Vinaj.

Il nuovo appalto neve presentato nella riunione è stato chiuso nell’aprile 2017, proprio prima dell’ultima tornata elettorale. Consta di due voci di gestione; un importo fisso (base d’asta di 300mila euro) legato alla manutenzione estiva del parco mezzi - circa 100 unità - e uno a importo variabile, determinato in base a una media dati di tre parametri stabiliti dall’ARPA (su quelli di sette stagioni precedenti): l’altezza in centimetri della neve, i giorni con temperature inferiori a 0° e quelli con precipitazioni nevosa.

A trionfare nella gara il consorzio Cuneo Strade, che sull’importo variabile (base d’asta di 600mila euro) per la copertura della stagione 2017-2018 dovrà reperire 155mila euro in più rispetto all’anno scorso. L’intero costo dell’appalto si aggira su 1 milione e 17mila euro.

Presenti alla commissione anche il geometra Lucarelli e l’ingegner Martinetto del comune. “Durante le nevicate sono 359 i chilometri di strade comunali interessate - ha detto quest’ultimo -. Servirebbero una flotta di veicoli superiore e più delle persone normalmente attivate. Ma la ditta incaricata non può far scomparire la neve, ha il compito di attivare i mezzi quando al suolo si contano 5 centimetri. Ogni nevicata, poi, impone condizioni particolari non sempre gestibili allo stesso modo.”

La conclusione a Luca Serale: “L’approccio che noi cuneesi dovremmo avere al “problema neve” è che averla - magari molta - in inverno è la norma, non l’eccezione. Siamo stati forse un po’ troppo bene abituati nel corso degli ultimi anni.”

Lo spazio dedicato alle suggestioni dei commissari è stato in parte occupato dalla discussione in merito alle lamentale dei residenti della città portate all’attenzione dai consiglieri Cina e Isoardi; bagarre con i consiglieri Demichelis ed Enrici, che hanno invece sottolineato come nelle frazioni “ci sia ancora l’usanza di prendere in mano una vecchia pala”.

 

Piccola curiosità: l’inverno passato è stato davvero tra i più rigidi a memoria recente come (forse) è parso ai cuneesi? Non sembrerebbe: i dati rilasciati dai due tecnici, infatti, sottolineano come i centimetri di neve caduta siano “solo” aumentati di 22 unità rispetto alla media, i giorni di precipitazione nevosa di 5 e quelli di gelo di 13.

Simone Giraudi