Attualità - 15 luglio 2018, 15:00

Il “Buco di Viso” potrebbe non aprire per questa stagione estiva: sul versante francese 4 metri di neve faticano a fondere

Il più antico traforo alpino, voluto dal marchese di Saluzzo Ludovico II, è uno dei punti cardini del “Giro di Viso”. Resta bypassabile attraverso il “Colle delle Traversette”, che però va affrontato con estrema cautela e con la giusta attrezzatura

La riapertura del Buco di Viso in un'immagine d'archivio

Rischia di rimanere impraticabile, per questa stagione estiva, il “Buco di Viso”, il più antico traforo alpino, voluto dall’allora marchese di Saluzzo, Ludodico II che collega la Valle del Po con il Queyras francese.

Sul versante Oltralpe, infatti, la neve, decisamente compressa, fatica a fondersi. Dagli ultimi sopralluoghi, infatti, sembra che lo strato di coltre nevosa che copre l’uscita francese del tunnel raggiunga i quattro metri di altezza, e si estenda all’incirca per una ventina di metri di lunghezza.

Oltre a ciò, come abbiamo accennato, il “muro” di neve è molto compresso e l’esposizione del lato francese è tutta rivolta a ovest, dove i raggi di sole giungono solo a mattinata inoltrata.

Una situazione così fatico a ricordarmela negli ultimi 50 anni. – ci ha detto Aldo Perotti, ex sindaco del paese e da oltre 40 anni gestore del rifugio “Pian del Re” – La neve è veramente tanta e fatica non poco a fondere. Non si può dire, ad oggi, se il ‘Buco’ aprirà per questa stagione”.

Il “Buco di Viso” è un punto nevralgico del “Giro di Viso”, l’anello che si articola intorno al Re di Pietra e che ogni anno richiama in alta Valle centinaia – se non migliaia – di escursionisti. Nonostante rimanga impraticabile a causa neve, il tunnel è bypassabile attraverso il “Colle delle Traversette”, poco più a monte del “Buco”.

Il colle, dove specialmente sul versante francese è ancora coperto di neve, va affrontato con estrema cautela e con la dovuta attrezzatura, come raccomandano anche gli esperti del Parco del Monviso.

Nicolò Bertola