Coldiretti si batte in prima linea per la salvaguardia dei kiwi: lo dimostra con una lettera indirizzata all’assessore regionale all’agricoltura, Giorgio Ferrero, e al responsabile dei servizi fitosanitari e tecnico-scientifici a cui chiede di introdurre misure in grado di attenuare la perdita economica dei produttori di actinidia, pesantemente colpita dalla “moria” e dalla batteriosi
Coldiretti Cuneo aderisce all’iniziativa della Federazione regionale a tutela delle aziende agricole cuneesi dedite alla coltura del kiwi, di cui la nostra provincia - Saluzzese in prima linea - è uno dei principali produttori e poli di lavorazione a livello nazionale ed internazionale.
la coltivazione del kiwi è cresciuta negli anni, grazie ai numerosi investimenti da parte delle imprese agricole piemontesi e di tutta la filiera e al giorno d’oggi può contare su una superficie di di oltre 3.100 ettari, una produzione potenziale di oltre 84.000 tonnellate e il coinvolgimento di circa 1.700 aziende solamente in provincia di Cuneo.
“Nonostante gli sforzi tecnici messi in campo, la moria continua a coinvolgere un numero sempre più elevato di ettari e ciò mette in discussione non solo la produzione 2018, ma anche quella dei prossimi anni e, conseguentemente, la redditività delle nostre imprese”, è il commento di Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo. “In molti casi, la percentuale di piante colpite è così elevata che al produttore non rimane altra possibilità che l’estirpo totale del frutteto, con perdite elevatissime”. Da qui, la richiesta urgente di introdurre misure specifiche a sostegno dei nostri produttori.