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Economia | 22 settembre 2018, 15:30

"Metakoinè": un metodo per comunicare "in tutti i sensi" e uscire dall’isolamento del web

Un metodo e un approccio nuovo e pragmatico, per migliorare la comunicazione e favorire la mediazione nelle relazioni sociali, a partire dal mondo della scuola, del lavoro, del diritto, dei media

Un metodo per comunicare "in tutti i sensi" e uscire dall’isolamento del web.

E’ il messaggio lanciato dall’Associazione e dal portale Metakoinè.

Un metodo e un approccio nuovo e pragmatico, per migliorare la comunicazione e favorire la mediazione nelle relazioni sociali, a partire dal mondo della scuola, del lavoro, del diritto, dei media.

AGGRESSIVITA’ VERBALE E WEB

Le vittime di un uso totalizzante e senza regole dei social media sono sempre più frequenti, specialmente tra gli adolescenti.

Ogni giorno vi sono episodi che mettono in luce come avere a disposizione un canale diretto di espressione come lo smartphone o il tablet, amplifichi le reazioni emotive,  canalizzi l’aggressività e più spesso lo scontro.

Il problema non è il web, ma una forma di regressione dilagante a modalità  di espressione e di comportamento  che prescindono dalle regole di comportamento civile e di rispetto dell’altro. In altri tempi si sarebbe detto “un problema di mancanza di educazione”.

Ma di quale educazione si tratta? Non sono più i tempi dei cerimoniali e del "bon ton”: in una società come quella contemporanea per relazionarci con gli altri dobbiamo essere rapidi e incisivi, talvolta anche saperci imporre: questo è vero a maggior ragione in tempi di crisi, in cui ci sentiamo minacciati dalla paura, su molti fronti.

Per questo, nel linguaggio comune, prevalgono alcuni registri tipici: urlare, ovvero alzare il volume delle cose che diciamo per sovrastare le voci degli altri, insultare, ovvero condensare il messaggio in  una parola sintetica e “slang” che funge da minaccia per l’interlocutore, litigare, in un puro scontro di posizione, anziché discutere sui contenuti, per trovare una mediazione o una soluzione ai problemi.

Per non parlare dei casi in cui dalla violenza verbale si passa a quella fisica.

I segnali di questa tendenza sono evidenti da diversi decenni, per chi si occupa di linguaggio, di comunicazione, di psicologia sociale. Oggi sono talmente evidenti nel mondo della scuola, che lo stesso Presidente della Repubblica Mattarella ha ritenuto di intervenire con un accorato appello, "Non possiamo ignorare che qualcosa si è inceppato", spiega  all’inaugurazione dell’anno scolastico davanti a mille studenti a Porto Ferraio, all’isola d’Elba.

"Qualche tessuto è stato lacerato nella società. Alcuni gravi episodi di violenza - genitori che hanno aggredito gli insegnanti dei propri figli - rappresentano un segnale d’allarme che non va sottovalutato" avverte il Presidente della Repubblica. 

METAKOINE’: METACOMUNICARE PER COMUNICARE MEGLIO

Di fronte a questi fenomeni ci si interroga e si aprono dibattiti . 

C’è però chi ha analizzato il problema e ha iniziato a mettere in atto un approccio e un metodo per formare i giovani, ma anche agli adulti, a un codice di comportamento e di comunicazione che ci renda più consapevoli di quelle regole che sono alla base di ogni relazione civile e sociale tra persone.

Metakoinè (dal greco: riflessione su un linguaggio comune) è un metodoe un'associazione che nasce proprio per dare risposte concrete a questi problemi.

Come creativo mi occupo di comunicazione e di promozione culturale da oltre 20 anni" dice Monica Brondi, ideatrice del metodo Metakoinè. "Dopo un percorso di ulteriore approfondimento di discipline come il coaching e la PNL,ho pensato di sviluppare, in collaborazione con alcuni ricercatori e psicoterapeuti, un modello per rendere più efficace non solo la comunicazione aziendale, ma anche quella tra gli individui.

La chiave del metodo Metakoinè è l’utilizzo della creatività e di alcune metodiche tratte dalla psicologia e dalle neuroscienze, come strumenti di problemsolving comunicativo. Un approccio che applico nella professione di creative coach e nel marketing ,e che ha trovato un riscontro anche nel mondo del diritto e della mediazione”.

METAKOINE’ E IL LABORATORIO NAZIONALE DELLA MEDIAZIONE

Anche in ambito giuridico è avvertita l’esigenza di aprire le vie del dialogo e potenziare una alternativa al conflitto o per lo meno tentare di abbassare i toni prima di aggredire l’avversario.

La mediazione civile e commerciale è uno strumento alternativo al processo che consente di ridurre la conflittualità e favorisce la ricomposizione dei conflitti con costi molto più contenuti e in tempi più rapidi" dice l’avvocato Maria Gabriella Branca, Mediatore,  tra i fondatori dell’Associazione Progetto Metakoinè e promotrice del progetto “Il Laboratorio Nazionale della Mediazione”.

Il portale sta diventando un punto di riferimento nazionale in materia di mediazione, con un database che raccoglie le pronunce edite ed anche quelle inedite che i nostri Mediatori di Aequitas ADR stanno via via raccogliendo nelle varie sedi dell’Organismo presenti nelle varie Regioni italiane, con relative note e commenti.

Inoltre si potrà accedere ad alcune sezioni fondamentali per chi opera in tale settore come l’osservatorio sulle novità e lo sviluppo internazionale della Mediazione e l’esperienza pratica dei Mediatori che raccontano la risoluzione di casi concreti.”

ASCOLTO E DIALOGO: I FONDAMENTI DELLA COMUNICAZIONE E DELLA MEDIAZIONE

"Per saper mediare bisogna saper comunicare, che prima di tutto significa saper ascoltare e saper valutare le ragioni delle parti, in assenza di giudizio” sottolinea l’avvocato Diego Comba,  cofondatore Metakoinè, Presidente della Fondazione Aequitas ADR mediatore ed esperto in diritto commerciale internazionale.

"Più che una procedura, la mediazione è uno stile di vita, un modo di relazionarsi con gli altri. Vorrei citare una liceale di diciotto anni, Cecilia Longo, la quale a conclusione di un percorso di alternanza scuola-lavoro organizzato da Aequitas ha scritto: “…andiamo per forza a scontrarci contro la giustizia astratta, perfetta (come ognuno di noi la immagina)… bisogna che quell’idea perfetta di Giustizia scenda a compromessi con l’incompiutezza delle azioni umane. Questo è stato uno dei principali punti trattati: il Giusto  che deve diventare terreno o, se non altro, meno astratto, per essere applicabile”.

E’ proprio questo il punto: la giustizia perfetta diventa nei nostri rapporti quotidiani e nei nostri inevitabili conflitti con la realtà “la Giustizia che noi immaginiamo, che ciascuno di noi immagina”. Questo fantasma non turba soltanto i nostri sogni, ma è diventato una malattia che rapidamente si diffonde: il rifiuto del compromesso viene confrontato con un’idea di giustizia totalmente soggettiva e individuale, condivisa al più soltanto con il “nostro gruppo”, spesso non basata su dati concreti.

Il percorso che la mediazione e il dialogo propongono è l’inverso: partire dal caso concreto, relativizzare i presupposti di principio nostri e quelle degli altri, cercare soluzioni concrete che aiutino le persone a vivere bene le loro relazioni e i rapporti con il loro ambiente.

La ricerca dell’accordo è un obiettivo realistico non una fantasia di pochi idealisti e produce una vita sana: l’eudemonia di Aristotele.

UN PORTALE APERTO AL DIALOGO, RICCO DI ARTICOLI, VIDEO, TEST E RUBRICHE “METAKOINETICHE”

Il primo convegno nazionale Metakoinè si è tenuto a Milano al Centro San Fedele, il 25 novembre  2016, alla presenza del Premo Nobel per la Pace Abdelaziz Essid, del Ministro di Giustizia Andrea Orlando, del critico televisivo Carlo Freccero  e di numerosi esponenti del mondo della scienza e della cultura, a testimoniare come la comprensione tra mondi e linguaggi tecnici diversi sia un fattore fondamentale per la comunicazione e l’interdisciplinarità del sapere.

La seconda edizione si è tenuta a Savona il 1 dicembre 2017, con approfondimenti e spunti innovativi sui temi della comunicazione in rapporto alle intelligenze artificiali e alla robotica, in collaborazione con IIT,  l’Istituto Italiano di Tecnologia e l’Università di Genova. 

Temi che sono trattati nel ricco e immaginifico portale www.metakoine.it che ogni settimana introduce nuovi contributi di scienziati, giuristi, esperti di comunicazione e di psicologia per stimolare il dibattito in tutti i liberi pensatori “ metakoinetici" interessati a farsi domande sulle nuove frontiere della conoscenza e della comunicazione.

Il portale intende stimolare la curiosità con immagini, video, test, provocazioni e icone pensate anche per la condivisione  sui social”  sottolinea Monica Brondi “perché il  metodo Metakoinè si esprima anche in un format comunicativo non convenzionale e coerente con il metodo”.

METAKOINE’: UN’INIZIATIVA IN PARTNERSHIP CON IL GRUPPO EDITORIALE MORE NEWS

Partner del progetto Metakoinè è il Gruppo More News, editore di quotidiani on line in Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Montecarlo e Costa Azzurra, che gestisce lo sviluppo tecnico del portale e ne promuove la visibilità attraverso i suoi canali e strumenti nazionali.

Chi si occupa di editoria e comunicazione -  dice Enrico Anghilante - intercetta ogni giorno i linguaggi.

Aderire a questo progetto significa per noi sostenere ogni forma di evoluzione del linguaggio come strumento di lavoro e dialogo costruttivo con clienti e fornitori, oltre alla possibilità di intercettare percorsi diversi nelle relazioni interne all’azienda.

Sosteniamo con convinzione Metakoinè nella sua diffusione per poter contribuire ad un miglioramento sociale che crediamo passi proprio dalla capacità dell’uso della parola”.

Il progetto Metakoinè prevede interventi di sensibilizzazione nelle scuole, tra le famiglie e nelle imprese, per ridurre la conflittualità crescente e diffondere una nuova “prassi” del dialogo: applicabile concretamente e semplicemente al nostro turbolento quotidiano. Per partecipare agli eventi e alla vita associativa, basta iscriversi con un click sul portale www.metakoine.it

c.s.

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