La performance delle giovanissime atlete della Ginnastica Libertas Saluzzo, ha presentato il nuovo volto della palestra Mazzini, nella via omonima,la palestra che tutti i saluzzesi hanno frequentato.
Scomparso l’aspetto vintage che ancora manteneva, si è aperta ieri pomeriggio nella versione a nuovo, più contemporanea, grazie agli interventi di ammodernamento.
Costo 25 mila euro, afferma Nicoletta Galvagno dell’Ufficio tecnico del Comune, illustrando il lavoro fatto. Sostituito il vetusto pavimento con una nuova pavimentazione in legno (4 cm di materiale performante e la superficie in rovere) via i vecchi canestri da basket sostituiti da strutture metalliche con i cesti, nuovi arredi negli spogliatoi, protezione antinfortunistica a moduli lungo tutto il perimetro della sala da ginnastica.
“Un bel lavoro che riqualifica una nuova palestra in pieno centro, raggiungibile a piedi, usata dalle scuole e dalle associazioni sportive, da vivere come punto di aggregazione” il sindaco Mauro Calderoni.
La palestra è utilizzata infatti al mattino dai bambini della "Costa" e il pomeriggio da vari gruppi sportivi; lo spazio e gli orari sono gestiti dall’Ufficio Servizi alla persona del Comune.
Rientra nel piano di investimenti sulle strutture pubbliche per lo sport e per le scuole –afferma il vicesindaco Franco Demaria annunciando che sul capitolo edilizia scolastica ci sono “importanti novità e progetti nel cassetto: 2 milioni di euro di finanziamenti regionali che cambieranno il volto delle scuole saluzzesi nei prossimi due anni”.
Demaria ha ripercorso le trasformazioni di questa struttura, probabilmente facente parte dell’ ex stazione ferrovia in via Mazzini, piazza XX Settembre, acquisita dal Demanio, per la quale nel 1894 fu approvato il progetto che la vide nel 1909- 1911 “palestra” cittadina, con molta probabilità una tettoia in lamiera per le attività sportive.
Già nel 1945, nell’immediato Dopo Guerra, fu rimessa a nuovo e nel 1954 la palestra in lamiera fu rifatta in cemento armato. Nel 1966, nuovi lavori e l’intitolazione della scuola a Francesco Costa, insegnante della scuola Arti e mestieri, presidente del Cai,deportato e morto nel campo di concentramento di Mauthausen.
Tappa da aggiungere al percorso: quella inaugurale di ieri, mercoledì 10 ottobre 2019