Curiosità - 18 ottobre 2018, 14:01

Nuovi Cavalieri Cuneesi al Capitolo generale degli Ordini Cavallereschi di Casa Savoia a Roma

Il Gran Maestro degli Ordini sabaudi e Capo di Casa Savoia, principe Vittorio Emanuele, unitamente a suo figlio, il principe Emanuele Filiberto ed al nipote, il principe Sergio di Yugoslavia, ha rimesso i diplomi e le decorazioni del proprio patrimonio araldico cavalleresco

Ormai è una tradizione consolidata quella di avere presenti, al Capitolo Generale annuale degli Ordini cavallereschi di Casa Savoia, i neo insigniti della provincia di Cuneo.

Anche quest’anno una folta delegazione della Granda era presente, il 29 settembre scorso, alla Pontificia Università Lateranense a Roma, dove il Gran Maestro degli Ordini sabaudi e Capo di Casa Savoia, principe Vittorio Emanuele, unitamente a suo figlio, il principe Emanuele Filiberto ed al nipote, il principe Sergio di Yugoslavia, ha rimesso i diplomi e le decorazioni del proprio patrimonio araldico cavalleresco.

In un salone gremitissimo di Cavalieri e Dame, provenienti da tutta Italia, ma anche dalle altre nazioni europee e del mondo, sono state concesse le seguenti decorazioni a: Anna Damilano, consulente del lavoro di Fossano, Dama dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Flavio Fantino, funzionario regionale presso la Provincia di Cuneo, Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e Don Luca Lanave, vice parroco della Parrocchia di Borgo San Dalmazzo, Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Per pregressi impegni televisivi di lavoro, non ha potuto essere presente, alla cerimonia Gian Maria Aliberti Gerbotto, già cavaliere mauriziano e dell’Ordine Costantiniano della Casa Reale Borbone di Spagna.

La Signora Damilano, peraltro, è già Guardia d’Onore alle Reali tombe del Pantheon, mentre Flavio Fantino e don Luca Lanave, sono già entrambi Cavalieri di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio della Real Casa Borbone delle due Sicilie. L’Ordine Religioso e Militare, istituito nel 1573 dal Papa come unione degli Ordini di San Lazzaro e di San Maurizio, e affidato a Casa Savoia, diventò la principale dignità cavalleresca del Regno concedendo la nobiltà personale ai suoi insigniti.

Successivamente, con l’affermazione della Repubblica, è rimasta la più significativa onorificenza del patrimonio sabaudo, concessa solo a persone che si sono particolarmente distinte verso Casa Savoia, l’Italia e le Istituzioni civili, religiose e militari.

comunicato stampa