Attualità - 02 dicembre 2018, 18:23

Pamparato e le sue bellezze protagonisti in tv (VIDEO)

Il Comune monregalese è stato raccontato in una puntata della trasmissione "Weekend", in onda sul canale "Marcopolo" e condotta da Erika Mariniello

Un fermo immagine della trasmissione "Weekend", in onda su Marcopolo

"Una proposta di turismo slow, dove la natura e i sapori prendono il sopravvento": si apre con questa descrizione, riferito al Comune di Pamparato, la recente puntata di "Weekend", trasmissione in onda sul canale dedicato ai viaggi "Marcopolo" (numero 222 del digitale terrestre) e condotta da Erika Mariniello.

Un viaggio di circa 20 minuti fra le bellezze e le tradizioni del territorio, nel quale inquadrature aeree e non trasmettono al telespettatore la convinzione di trovarsi in un angolo paradisiaco della provincia di Cuneo.

Pamparato, con le sue piccole frazioni, oscilla fra un'altitudine minima di 800 e un'altitudine massima di 1090 metri (Valcasotto); conta 300 residenti, di cui circa 100 fissi, e annovera sulla superficie del capoluogo 23 fontane e un tiglio centenario, con il sottofondo naturale delle acque del torrente Casotto.

Nella puntata, un prezioso contributo viene fornito da Ivana Mussano, operatrice museale, che dapprima tratteggia il retroterra storico del castello dei marchesi Cordero di Pamparato ("Costruito sui resti del precedente castello, andato distrutto durante le guerre del sale. Nel 1880 divenne di proprietà comunale e dall'anno seguente ospitò le scuole locali. Oggi, invece, è la sede degli uffici municipali"), poi si sofferma sulla leggenda che spiegherebbe le ragioni etimologiche del nome del paese: "Correva l'anno 920 - racconta - e il popolo venne attaccato dai Saraceni. Il paese, all'epoca, si chiamava Mongiardino e i suoi abitanti si rifugiarono in una fortezza abbarbicata su alcuni spuntoni di roccia. I Saraceni la cinsero d'assedio, convinti che si sarebbero dovuti arrendere non appena avessero terminato i viveri. Tuttavia, i locali ebbero un'idea a dir poco geniale: misero in bocca ad un cane l'ultima pagnotta, bagnata con un sorso di vino e aprirono le porte della fortezza per farlo uscire. I Saraceni, colti di sorpresa, esclamarono amaramente: 'Habent panem paratum', "Hanno il pane condito", desistendo così dai loro propositi di conquista".

Successivamente, la conduttrice si reca presso una bottega all'interno del castello, dove opera il liutaio Nedim Dervic, il quale dalla prossima estate terrà corsi di approccio alla liuteria, aperti ai musicisti o a ragazzi che vogliono appassionarsi al mestiere. 

Ecco, quindi, un viaggio fra gli emblemi del luogo: il ponte millenario di Santa Lucia, amichevolmente ribattezzato "ponte romano", le cui origini sono antecedenti all'anno 1000 (vi è traccia dell'opera in un documento datato 911), la castagna bianca e il grano saraceno (risorse preziose per l'economia locale) e la cappella di San Bernardo, di forma absidale, risalente all'undicesimo secolo e affrescata in epoca tardo-gotica dall'artista Segurano Cigna, che presumibilmente possedeva una bottega a Mondovì.

"Weekend" offre poi un excursus su Serra Pamparato, con particolare riferimento alle case sull'albero "La Quiete", dove trascorrere un fine settimana immersi nella natura, e alle melighe del celebre biscottificio.

Le inquadrature successive portano invece a Valcasotto, il "borgo del gusto", dove hanno sede le cantine di stagionatura del produttore di formaggi Beppino Occelli e dove risiedono, sulla carta, 44 persone, di cui appena 20 fisse. Curiosità: a due chilometri dalla frazione, sorge una delle residenze di caccia dei Savoia, il famoso castello della Bela Rosin.

Alessandro Nidi