Il gip dovrebbe sciogliere nella giornata di oggi la riserva sulla convalida del fermo di Luigi Cadorin, che nel pomeriggio del 10 dicembre ha ucciso il figlio 42enne Luca, trovato morto in una palazzina di via Maccallè a Saluzzo.
Nel frattempo continuano gli accertamenti per far chiarezza sulla dinamica dell’omicidio, con particolare riguardo all’oggetto con il quale Luigi Cadorin avrebbe colpito il figlio.
Il 72enne, assistito dal avvocati Alberto Savio e Vittorio Sommacal, si era costituito dopo il fatto. Ora si trova in una struttura protetta fuori provincia su decisione della Procura di Cuneo.