Festival di Natale, le orchestre della Scuola Suzuki di Saluzzo con i loro amici incontrano al teatro Magda Olivero (in via Palazzo di città) le famiglie con 5 concerti per gli auguri di Natale.
Si parte sabato 22 dicembre alle 17 con l’Ensemble di Arpe Junior e il Piccolo coro. Alle 21 concerto dell’ Orchestra d’Archi di Saluzzo con le scuole di Fossano e Cuneo
Domenica 23 dicembre, il primo appuntamento sarà alle 11: “Viaggiando con Babbo Natale” con le classi di pianoforte e percussioni.
Alle 16 “Il Toro Ferdinando” favola musicata da Gendrom con la voce recitante di Alessio Giusti. Un appuntamento per grandi e bambini con il testo tratto dalla favola di Munro Leaf del 1936.
Alle 21 la kermesse di Natale si chiude con l'orchestra di chitarre “ I Piccoli Musici Suzuki”.
"La Scuola Suzuki di Saluzzo anche quest’anno propone 5 concerti aperti a tutti con particolare riferimento alle famiglie con bambini piccolissimi, anche appena nati o che devono ancora nascere – annuncia il direttore Elio Galvagno - Le orchestre ed il coro della scuola ospiteranno alcuni dei loro amici che per l’occasione canteranno e suoneranno insieme". Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti a partire dagli 0 anni.
Quest’anno abbiamo preparato per grandi e piccoli un omaggio, la favola musicale “ Il Toro Ferdinando”, ispirata e tratta dal libro di Munro Leaf del 1936. L’attore Alessio Giusti ve la racconterà accompagnato dalle musiche composte dal musicista americano Micheal Gendrom.
Questo libro, un classico per tutte le età oltreché un inno senza tempo al pacifismo e alla non violenza, non ha avuto vita facile. Pubblicato per la prima volta nel 1936, pochi mesi prima dell’inizio della guerra civile spagnola, la favola del Toro Ferdinando che preferisce il profumo di un fiore all’insensata violenza della corrida, suonò a molti come una nemmeno troppo velata metafora pacifista.
Un messaggio potente, che contrapponeva in modo ironico e paradossale l’umanità del toro e la bestialità degli esseri umani, tanto da spingere Franco a proibirne la diffusione finché fu in vita. Messo al rogo nella Germania di Hitler, il libro venne poi stampato e distribuito a tutti i bambini tedeschi come gesto simbolico da Jella Lepman per provare a gettare nuovamente i semi della pace nelle generazioni più giovani. Gandhi lo citava tra i suoi libri preferiti".