Oggi 2 febbraio è il giorno della manifestazione "L'Italia che resiste", per raccogliere istituzioni, associazioni e cittadini pronti a stringersi in un "abbraccio" di solidarietà.
Una catena umana di solidarietà e denuncia. Un’iniziativa organizzata in molti comuni per esprime il dissenso verso le politiche del governo dull’immigrazione. Si tratta di un'autoconvocazione spontanea: "perché abbiamo scelto di resistere alle scelte inumane di chi vorrebbe lasciar morire in mare chi scappa dalla guerra, dalla fame e dalla povertà. Perché non si torni indietro mai più".
In provincia di Cuneo hanno aderito Alba, Bene Vagienna, Bra, Cuneo, Fossano, Luserna San Giovanni, Mondovì, Piobesi, Piossasco, Racconigi, Robilante, Saluzzo, Savigliano, Trinità, Trofarello, Vaie, Verzuolo.
A Cuneo l'appuntamento è alle 14 di fronte al municipio di via Roma.
Finora hanno aderito all'iniziativa: Aifo, cooperativa Momo, cooperativa Fiordaliso, Apice, Lvia, Emmaus, Liberi e Uguali, Sinistra Unita Cuneo, Comunità di Mambre, Cgil, Cuneo per i Beni Comuni, Libera Cuneo, Gruppo Oltre e Compartir Giovane, L'Italia sono anch'io, Scuola di Pace di Boves, Circolo Arci Rosa Luxemburg, Organizzazione sindacale Unione Inquilini, Partito socialista italiano federazione di Cuneo, Acli provinciale, Ipsia (Istituto pace sviluppo e innovazione) Acli, Ariaperta, Rifondazione comunista provincia di Cuneo, Anpi provinciale, Comunità Papa Giovanni XXIII, Cuneo Solidale, Orizzonti di Pace, Casa del Quartiere Donatello di Cuneo, Caritas, Ass. Spazio mediazione intercultura, Arte Migrante Cuneo, Monviso Giovani, Pd Cuneo, Pd provinciale, Cuneo Solidale Democratica.
Nell'annuncio diramato in tutti i Comuni italiani si chiede di portare con sé un simbolo del salvataggio in mare, per ricordare, poco dopo il Giorno della memoria, "perché non vogliamo essere come quelli che in tempo di guerra hanno fatto finta di non vedere quello che stava accadendo".