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Attualità | 08 febbraio 2019, 18:43

Ottime intenzioni ma numeri da migliorare per la prima volta del "Friday for Future" albese

Scarsa l’adesione alla protesta ambientalista che partita dalla Svezia ha contagiato i cinque continenti. A marzo a scendere in piazza saranno gli studenti, in vista della grande mobilitazione del "Global strike for future"

Ottime intenzioni ma numeri da migliorare per la prima volta del "Friday for Future" albese

La causa era certamente degna di una più ampia partecipazione, ma quella andata in scena a mezzogiorno di oggi in piazza Risorgimento ad Alba era pur sempre una prima volta. E altre occasioni arriveranno presto per meglio affermare l’attenzione della città a quella che rappresenta una delle più cogenti emergenze del nostro presente.   

Erano un manipolo gli attivisti presenti oggi all’esordio albese di "Friday for future", manifestazione con la quale anche la capitale delle Langhe è entrata a far parte del pacifico movimento che ogni venerdì in tutto il mondo si unisce alla protesta avviata dalla 15enne svedese Greta Thunberg, che dallo scorso 20 agosto settimanalmente manifesta davanti al Parlamento svedese per chiedere che vengano subito prese posizioni nette a tutela di un pianeta minacciato dal riscaldamento globale.

Tra loro, insieme ad alcuni studenti, il veterinario Massimo Vacchetta e Cristina Dente per il Centro Ricci "La Ninna" di Novello, promotori del sit-in albese insieme a Paolo Tessiore dell’associazione Camminare Lentamente, all’assessore comunale all’Ambiente Massimo Scavino, a Ettore Chiavassa per Canale Ecologia e agli esponenti del M5S cittadino Ivano Martinetti e Giorgio Degiorgis.

Il neonato movimento albese non si fermerà comunque qui. Nella mattinata del prossimo 1° marzo a scendere in piazza saranno gli studenti albesi, protagonisti di una manifestazione in via di organizzazione, mentre due settimane più tardi l’appuntamento sarà con "Global strike for future", la manifestazione che si terrà il 15 marzo in tutto il mondo. Anche Alba promette di esserci, con numeri più importanti di quelli visti oggi grazie a pochi volenterosi.

Ezio Massucco

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