Eventi - 12 febbraio 2019, 10:08

Al via in San Francesco una mostra per celebrare l'artista Claudio Berchia

Spectaculum prosequitur verrà inaugurata il prossimio 16 febbraio. In mostra anche una selezione di suoi ex allievi

Sabato 16 febbraio, alle 18, presso il complesso monumentale di San Francesco (via Santa Maria 10, Cuneo) verrà inaugurata SPECTACULUM PROSEQUITUR,   mostra antologica di Claudio Berlia con Stefano Allisiardi, Mirko Andreoli, Michele Bruna, Serena Gamba, Oscar Giachino, Claudio Signanini, Marco Tallone.

Promosso da Comune di Cuneo, associazione grandArte, casa editrice Primalpe e settimanale La Guida, l’evento è patrocinato da Regione Piemonte e Provincia di Cuneo, e si avvale del contributo della Fondazione CRC. Organizzazione e realizzazione di Giacomo Doglio, Massimiliano Cavallo e Enrico Perotto. In mostra il catalogo con testi di Roberto Baravalle, Fulvia Giacosa e Enrico Perotto.  

La mostra resterà aperta dal 16 febbraio al 31marzo 2019, con il seguente orario: tutti i giorni, compresi i festivi, eccetto il lunedì, dalle ore 15.30 alle ore 18.30    

Dal testo di presentazione Il 21 settembre 2013 Claudio Berlia inaugurava qui in San Francesco “Le rêve d’un curieux”, la sua ultima mostra. Il 30 marzo successivo si spegneva nell’Hospice di Busca. A cinque anni dalla sua scomparsa vogliamo ricordarlo ripercorrendo gran parte della sua attività artistica, dalle opere giovanili in stile pop, realizzate dapprima intorno al 1969 e quindi tra il 1988 e il 1990, alle nuove soluzioni formali introdotte negli anni ’90, fino ai collages dell’ultimo periodo.

Una produzione caratterizzata oltre che da una straordinaria perizia tecnica, da grande ricercatezza ed eleganza compositiva, elementi, questi, che sono stati anche i tratti distintivi della sua vita di bon vivant, ironico, a volte dissacrante e provocatorio ma allo stesso tempo severo e rigoroso nei confronti della sua passione esclusiva per l’arte. Abbiamo costruito questa mostra con Carla. Lei e la sua famiglia hanno accompagnato Claudio per tanti anni e in essa Claudio ha trovato non solo il proprio riferimento affettivo ma anche importante ispirazione per il suo lavoro.

Attraverso quelle mura domestiche, nel suo studio, ma soprattutto tra le vie di Cuneo, che in fondo è stata la sua città più amata, si è sviluppato il teatro della sua rappresentazione di uomo e di artista, dove volavano angeli e aeroplani. Lo spettacolo continua con questa mostra, che vuole riprendere fino in fondo la sua “maniera” e dunque “Spectaculum prosequitur”: nei cieli di Cuneo Claudio torna a volare con i suoi i suoi Sopwith Camel.

Questa volta però non è solo. In mostra è presente una selezione di alcuni suoi ex allievi, tutti ormai con alle spalle un consolidato percorso artistico, che gli rendono omaggio. Grazie ai loro lavori si ricorda e si rende omaggio anche alla sua lunga attività di insegnante: un modo diverso per immaginarlo ancora tra di noi attraverso la passione per l’arte che certamente ha saputo trasmettere e che vive in questi giovani artisti.  

Redazione