Attualità - 22 febbraio 2019, 10:01

"Al Cuneo Montagna Festival si parla del lupo senza dare voce a chi convive ogni giorno con il problema"

Così Mariano Allocco, assessore di Elva, e Claudio Garnero, sindaco di Roccabruna. Aggiungono: "La questione lupo è il paradigma di uno scollamento sempre più evidente tra città e contado"

Immagine di repertorio

Leggiamo dal programma di Cuneo Montagna Festival che si svolgerà a Cuneo dal 22 febbraio al 2 marzo che, ancora una volta, la “questione lupo” viene affrontata senza dare spazio a coloro che il problema lo vivono quotidianamente e ne subiscono l’impatto in termini economici e sociali. 

Il ritorno del lupo e l’impatto che ha sulla vita sui monti deve essere conosciuto in ogni suo aspetto, anche perché a breve la questione si sposterà a valle perché il lupo non è animale alpino.

Da tempo chiediamoinutilmente che della questione se ne facciano carico le istituzioni provinciali, regionali e nazionali per giungere alla sua gestione da parte di coloro che ne hanno mandato, cosa che avviene al di la dei confini nazionali.

Singolare che proprio le istituzioni in Piemonte e in particolare la provincia di Cuneo, dove maggiore è la presenza del lupo, non sentano la necessità di dare una informazione completa su una questione che sta assumendo una dimensione preoccupante e che, secondo noi, ormai è sfuggita di mano.

La “questione lupo” è il paradigma di uno scollamento sempre più evidente tra città e contado, due mondi che stanno perdendosi di vista e che devono trovare luoghi e modi per unire energie, idee e progetti per pensare un avvenire possibile.

E’ compito delle istituzioni fare in modo che questo avvenga e dare voce solo a coloro che di lupi vivono o delegare ai soli Parchi la sua gestione è un percorso per noi né utile né accettabile.

 

Mariano Allocco assessore ad Elva

Claudio Garnero sindaco di Roccabruna

Redazione