A qualche mese di distanza dagli ultimi sviluppi la diatriba tra l'amministrazione comunale di Cuneo e la famiglia Arione in merito al conferimento del marchio De.Co. ai cuneesi al Rhum ritorna in consiglio comunale.
A proporre la riflessione il MoVimento 5 Stelle: “Sembra di comprendere che il percorso di conferimento intrapreso dall’amministrazione possa creare i presupposti di un contenzioso legale. Non si tratta quindi solo di apporre un piccolo logo vicino ad alcuni prodotti, ma capire come farlo difendendo le persone che lavorano: vogliamo capire quale sia lo stato dell'arte rispetto alla questione” ha sottolineato Manuele Isoardi.
“Credo l’amministrazione non rischi molto, nel caso di un contenzioso legale – ha detto il consigliere Alberto Coggiola - . Il marchio dei cuneesi al Rhum è commercializzato da più pasticcerie ormai da diversi anni e chi lo ha registrato avrebbe dovuto difenderlo attivamente nel corso del tempo, pena la volgarizzazione del marchio stesso”.
La risposta all'assessore competente, Luca Serale. “Non mi stuferò mai di dirlo: l’istituzione del marchio De.Co. è stata pensata nell’ottica della miglior sponsorizzazione del territorio, identificato in tutto il mondo dal cuneese al Rhum. La richiesta d’iscrizione del cioccolatino alla De.Co. è stata fatta nel preciso rispetto del regolamento, che implica la possibilità di farlo per chiunque lo ritenga utile; la famiglia Arione, con la quale stiamo cercando di arrivare a una soluzione fattibile e praticabile, è chiaramente titolare del marchio d’impresa e ha ideato il prodotto e il relativo procedimento di produzione ma il nome specifico non è registrato in alcun modo dal comune di Cuneo”.
“Per loro la De.Co. è un utilizzo illecito del nome del prodotto ma per noi è invece un semplice marchio collettivo in più – ha concluso l'assessore - , che non identifica una determinata impresa ma la tipicità di un certo territorio, senza intaccarne la proprietà”.