Alla presenza di più di 160 persone (tra cui alcuni rappresentanti dei Lions Club e membri della fondazione Ricerca Molinette), presso la Locanda Fricandò di Poirino, dove Simona e Antonio si erano sposati nel settembre 2016, è stata presentata "Guarda oltre ciò che vedi", la onlus dedicata a Simona Morone, 32 anni di Montà, giovane ricercatrice e mamma, venuta a mancare il 5 luglio 2017.
Durante la serata sono stati resi noti i primi due progetti perseguiti dall'associazione.
Il primo è volto a continuare idealmente la ricerca scientifica che Simona aveva intrapreso in vita, bandendo delle borse di studio rivolte a giovani ricercatori. Durante la presentazione, la professoressa Ada Funaro, responsabile del laboratorio presso cui Simona lavorava, ha illustrato un programma di mobilità e formazione per giovani ricercatori impegnati negli studi oncologici nell’anno 2019-2020 con la collaborazione della Fondazione Ricerca Molinete Onlus.
Attraverso un bando, verranno messi a loro disposizione dei fondi per poter svolgere brevi periodi di soggiorno formativo in Italia o all’estero (1.000 euro) oppure presentare gli studi in congressi nazionali e internazionali (500 euro). Per ulteriori informazioni è possibile consultare il bando on line: https://www.fondazionericercamolinette.it/2019/02/aperto-il-primo-programma-di-mobilita-in-memoria-della-dott-ssa-simona-morone/.
Il secondo progetto prosegue nella continuità dell'impegno di Simona verso le malattie oncologiche come paziente. È rivolto alla promozione di attività formative, per diffondere la cultura sulla prevenzione e la cura del cancro, nell’ambito sanitario e sociale. Alla promozione di attività informative e divulgative sul territorio, in particolare, tramite incontri con la comunità e le scuole.
In questo senso, durante la serata, il dott. Paolo Aubert ha presentato il “Progetto Simona”, realizzato in collaborazione coi Lions di Villanova, all'interno del quale verranno individuati medici che si rechino nelle scuole (al momento si inizierà con le terze medie) con lo scopo di informare i giovani sulle modalità di lotta ai tumori, sull’importanza della prevenzione e della diagnosi preventiva. Grazie a "slide" create da team di scienziati e ricercatori verrà analizzato anche come affrontare la malattia, da cui ci si può difendere sempre più efficacemente.
Antonio Toppino, marito di Simona, è il presidente dell'associazione nata nel ricordo di Simona Morone. L'associazione vorrebbe continuare idealmente l'impegno che lei ha avuto verso le malattie oncologiche prima come ricercatrice e poi come paziente.
Come è nata l'associazione, e perché?
"Guarda oltre ciò che vedi" non è solo la frase scritta all'ingresso del giardino dove abbiamo celebrato il nostro matrimonio (proprio nel giardino del Fricandò dove è avvenuta la presentazione dell'associazione Onlus), ma rappresenta il desiderio, di poter dare senso a ciò che senso sembra non avere. È la speranza che, anche dalle situazioni peggiori possa nascere qualcosa di buono. Ed è soprattutto, un invito a non fermarsi alle apparenze, a non arrendersi alle difficoltà, al dolore: una delle tante cose che Simona ci ha insegnato"
Chi era Simona?
"Era un'acuta e appassionata ricercatrice universitaria ma anche giovane mamma di Camilla e Pietro (adesso rispettivamente di 7 e 4 anni), moglie e amica. Era ricercatrice del laboratorio di Immunogenetica di Torino, guidato dalla prof. Ada Funaro, dove ha conseguito la laurea di primo livello, quella magistrale e il dottorato di ricerca. Durante il dottorato ha trascorso un periodo di lavoro in Canada, dove ha approfondito i suoi studi in ambito oncologico. Abitava a Montà dove è nata e cresciuta e si è spenta il 5 luglio 2017".
Attraverso il nostro giornale Antonio vuole ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla serata ed anche chi ha collaborato solidamente attraverso le donazioni e le iscrizioni alla nuova realtà associativa. In particolare la locanda Fricandò di Torino per l'ospitalità e la generosa donazione fatta durante la serata, la fondazione Ricerca Molinette, i Lions di Carmagnola e tutti coloro che hanno contribuito alla formazione dell'associazione.