C’è anche un “pezzo” di Saluzzo alle 29esime Universiadi invernali che si stanno svolgendo in Russia, a Krasnoyarsk, e che dureranno sino al prossimo 12 marzo.
All’interno della delegazione italiana della Fisi guidata da Paolo Carminati v’è anche, infatti, Sebastiano Andreis, 21enne saluzzese, convocato dalla Commissione tecnica del Centro universitario sportivo italiano per la disciplina di sci alpino.
Sebastiano, dopo gli studi liceali a Limone Piemonte, presso la sezione associata del liceo “De Amicis” di Cuneo, frequenta ora l’Università di Torino, dove segue il corso di laurea in Economia aziendale.
“Sono stato selezionato – ci racconta – in base ai risultati ottenuti negli ultimi due anni di gare Fis”.
Sebastiano ha partecipato, come tutti gli altri atleti, alla cerimonia di apertura delle Universiadi, alla presenza anche del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Il giovane saluzzese parteciperà a tutte le discipline di sci alpino: slalom, gigante, super G e combinata.
Proprio ieri (martedì) Andreis è stato il primo italiano a comparire nell’ordine di arrivo della combinata, in decima posizione, ad un secondo e 18 dal tempo del primo classificato, lo svizzero Yannick Chablox: “È stato per me un risultato inaspettato” confessa.
Le sue aspettative? “Entrare nei primi 10 classificati nel gigante e nello slalom, e magari riuscire a portara a casa una medaglia”.
Le Universiadi (alle quali partecipano 58 Nazioni) sono strutturate allo stesso modo dei giochi olimpici: “Quest’anno sono stati investiti – ci dice Sebastiano – oltre 4miliardi per l’organizzazione dell’evento sportivo.
Intorno alle Universiadi gravita un esercito di 3mila volontari, siamo costantemente scortati dalla Polizia (sono presenti circa 2mila agenti)”.
La delegazione italiana è composta da una cinquantina di persone, tra atleti e tecnici, suddivisi per discipline (biathlon, sci alpino, curling, sci di fondo, pattinaggio artistico, short track e ski orienteering). Unico requisito: essere uno studente universitario.
“Sono molto orgoglioso di partecipare a queste Universiadi – conclude Sebastiano - che sono un’ottima occasione per fare un salto di qualità del quale necessita la mia carriera: rappresentano un’opportunità unica!”.
Infine, il pensiero ai genitori: “Non nego che le discipline siano praticate come professione, ed è solo grazie ai miei genitori che mi appoggiano economicamente se io ora sono qui, a combattere contro i migliori atleti del mondo!”.