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Attualità | 03 aprile 2019, 11:12

Saluzzo, call Caritas per i giovani: si cercano 8 coinquilini per la “Casetta”

Presentato il nuovo progetto di Cohousing sociale: esperimento di coabitazione solidale tra giovani dai 20 e i 35 anni. Doppia obbiettivo: promuovere l’autonomia dei giovani su valori etici e la disponibilità al volontariato. Scadenza della domanda per diventare inquilini: lunedì 15 aprile

Saluzzo, call Caritas per i giovani: si cercano 8 coinquilini per la “Casetta”

Con una conferenza stampa all’ex casello ferroviario di Saluzzo (in via Savigliano 30) la Caritas Diocesana ha lanciato ieri, martedì 2 aprile, il nuovo progetto di Cohousing sociale.

La “Casetta”, come è stata ribattezzata la struttura e come si chiama il progetto stesso, nasce dalla volontà della Caritas saluzzese di proporre un esperimento di coabitazione solidale tra giovani dai 20 e i 35 anni dalla doppia valenza: investire sulla loro autonomia attraverso l’esperienza dell’ abitare in comune fondato su valori etici, sulla solidarietà, rispetto per l’ambiente e con la disponibilità a svolgere attività di volontariato in base alle varie esigenze dei  bisogni gestiti da Caritas  Saluzzo.

"Si tratta di una soluzione abitativa temporanea, pensata per ospitare nove giovani – ha spiegato Andrea Garassino, referente dell’Area Giovani e Volontariato - dopo la sperimentazione avviata tra maggio e dicembre del 2018 quando la Diocesi ha messo a disposizione un appartamento per accogliere i volontari in servizio nell’ambito del progetto “Saluzzo Migrante”.

L’esito positivo di questa esperienza, ha spinto la Caritas a progettare e proporre un modello abitativo basato sulla condivisione e collaborazione fra giovani.

A carico degli inquilini ci sarà una sorta di rimborso spese simile ad un affitto calmierato, mentre le utenze saranno in capo alla Caritas.  Si tratta di 30 euro al mese per studenti o senza lavoro; 60 euro per chi lavora a stipendio di 600 euro e 90 euro  per chi ha un regolare lavoro.

La struttura della “Casetta” è composta da due piani: cucina, bagno e una stanza multiuso si trovano al piano inferiore mentre quello superiore è occupato da due stanze da letto e un bagno.  E’ già abitata dalle prime 2  inquiline : Maria Cristina Galeasso di Alba ( 25 anni) e Martina Domenichini di Novara (28 anni) che hanno risposto lo scorso anno all’appello del volontariato nell’ambito dei servizi ai lavoratori stagionali africani.

Il Cohousing sociale è anche dotato di spazi verdi: un cortile all’entrata, un giardino sul retro. Potranno svolgersi attività di incontro o mini eventi per coinvolgere la cittadinanza o altri giovani.

Dopo la presentazione, ora si cercano i primi inquilini: giovani (tra i 20 e i 35 anni ) residenti o meno nel Saluzzese, studenti, lavoratori o disoccupati che diano disponibilità a prestare alcune ore di servizio volontario ogni settimana, in base al regolamento del progetto.

Uno dei posti nella “Casetta” sarà riservato agli utenti già seguiti della Caritas, ad esempio giovani con necessità urgenti di abitazione.  “Questo anche per  favorire l’integrazione tra giovani residenti e persone prese in carico dalla Caritas presenti sul territorio, garantendo una situazione abitativa protetta, immediata e temporanea”.   

“L’obiettivo del progetto –   continua   Garassino  – è quello di promuovere la nascita di una piccola comunità basata su valori come la solidarietà, l’uguaglianza, l’accoglienza e la partecipazione. Il Cohousing sociale vuole creare una convivenza all’insegna del rispetto, della condivisione, del confronto continuo e non-violento, con attenzione ai temi della sostenibilità, dell’impatto zero e della riduzione dell’impronta ecologica".

Vogliamo innanzitutto dare ai giovani la possibilità di essere autonomi, di crescere e fare un’esperienza che potenzi le loro capacità organizzative e di relazione, oltre a facilitare l’accoglienza e l’inserimento in Caritas di nuovi volontari.”  

Per info e per candidarsi a inquilini (entro lunedì 15 aprile): info@saluzzomigrante.it 

vilma brignone

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