Dopo aver portato il suo coraggio e la sua forza di volontà a “Ballando con le Stelle” nella prima puntata della nuova edizione (sabato 30 marzo) meritando la standing ovation, il campione paraplegico di Beinette, ha portato la sua esperienza di campione e pilota di moto all‘AFP di Verzuolo, dove la meccanica motociclistica si impara.
L’incontro, organizzato dalla dottoressa Francesca Ponzalino, è stata una importante occasione di confronto, stimolo e motivazione per gli allievi e per tutto il personale del Centro verzuolese dell’Agenzia Formativa.
“Avere sempre degli obiettivi da raggiungere, sapersi rialzare e reagire sempre” la lezione in aula di Dutto che ha perso l'uso delle gambe dopo un grave incidente in moto nel 2010, ma dopo la riabilitazione è tornato a correre diventando il primo pilota paraplegico a gareggiare in un mondiale con atleti "normodotati".
Lezione, in linea con mission e politiche di AFP esternate nell’incontro di ieri dalla direttrice generale Ingrid Brizio e dal direttore di Centro, Massimo Gianti. I ragazzi della sede verzuolese frequentano i percorsi di meccanica d’auto e saldocarpenteria all’interno del Centro dove è presente anche un laboratorio di moto.
Doppiamente importante per loro l’ incontro con il pilota campione e la sua moto: per l’ insegnamento di vita, lo stimolo e la motivazione, ma anche da un punto di vista professionale. Agli allievi Dutto ha mostrato le modifiche apportate al motociclo per poter correre nelle gare con atleti normodotati.
Nicola era accompagnato dalla moglie Elena e dal suo ghost rider, Stefano, che la famiglia Dutto ha conosciuto fin da piccolo e con cui condivide la passione per i motoveicoli: “Di lui mi fido ciecamente, adesso fa un po’ il furbo e mi spinge ad andare sempre più veloce quando corriamo insieme, cerca di superarmi, ma ancora non ce la fa!”.
Con grande sincerità e generosità il campione ha condiviso con i ragazzi la sua esperienza, le gare internazionali, il tragico momento dell’incidente fino all’esperienza della Parigi - Dakar. “Fondamentale è per me l’aiuto di mia moglie per riprendere le competizioni internazionali. Il bello di lei è che non mi ha mai detto di no”.