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Politica | 07 aprile 2019, 18:00

"Alba città sempre più smart, ma il sogno è di portare qui un polo di alta formazione tecnologica"

Il futuro della capitale delle Langhe nella visione del candidato Olindo Cervella: "Investire in tecnologia premia, lo abbiamo sperimentato col rilancio di Apro. Ora è il momento per un nuovo ambizioso passo”

"Alba città sempre più smart, ma il sogno è di portare qui un polo di alta formazione tecnologica"

Ieri, sabato 6 aprile, ad Alba è andato in scena il primo confronto tra i cinque candidati a sindaco della città (qui il nostro resoconto), che hanno accettato l'invito arrivato dall'azienda braidese Elsynet per confrontarsi sul tema "smart city". Tra i partecipanti c'era ovviamente il portacolori del centrosinistra cittadino Olindo Cervella, che torna su un argomento particolarmente vicino alla sua visione di imprenditore che guarda allo sviluppo futuro della città.  

“Credo che la tecnologia vada usata prima di tutto a servizio della vivibilità cittadina – esordisce Cervella –. Tanto è stato già fatto, perché da noi, ad Alba, molti dei suggerimenti presentati da Elsynet sono già operativi. Dalla regolazione della luminosità dei lampioni da remoto all’impostazione degli itinerari di raccolta della spazzatura, dalla geolocalizzazione degli spazzaneve alla 'ecomobility' con bus ibridi e bike sharing elettrico. Ma molto si può fare ancora. Se avrò l’onore di essere sindaco di Alba mi piacerebbe investire molto nella tecnologia per rendere possibile, ad esempio, la mappatura dei parcheggi liberi, l’introduzione di parcheggi satellite serviti da navette elettriche, l’attivazione di un servizio di alert di Protezione civile, in caso di calamità naturale, o di scatto del Semaforo inquinamento, l’installazione di telecamere ai 7 accessi della città. Ma, soprattutto, mi piacerebbe investire in corsi per rendere la popolazione egualmente smart e questi servizi, accessibili davvero da tutti. Oggi ancora tante persone non sanno come utilizzare al meglio la tecnologia. Nel nostro programma c’è la realizzazione di Case di quartiere, con saloni per laboratori e corsi a disposizione della cittadinanza. Sarebbe bello e utile creare uno sportello di orientamento smart e riproporre esperimenti come i corsi di alfabetizzazione informatica che, anni fa, avevano visto protagonisti gli anziani e gli studenti del liceo scientifico, ma estendendendoli a tutte le fasce d’età”.

Durante l’incontro ha accennato a un altro sogno, ancora più grande…
Sì, quello di creare ad Alba un polo di alta formazione tecnologica. Ci sono settori produttivi saturi, come il tessile, e altri in espansione, come quello informatico. L’amministratore delegato di Microsoft Italia, Silvia Candiani, ha detto che, in Italia, mancheranno 270mila esperti di alta tecnologia. Questo è grave, poiché le imprese italiane dovranno cercarli all’estero con maggior dispendio economico e impoverimento del mercato del lavoro italiano. Credo che Alba possa diventare capofila di un progetto di compartecipazioni pubblico private per realizzare qui un polo di alta formazione tecnologica. Investire nella tecnologia premia, lo abbiamo sperimentato con il rilancio di Apro. Ora è il momento per un nuovo passo”.

Ma ciò significherà costruire nuovi edifici, con un ulteriore consumo di suolo?
Pensiamo di no. Ci sono tanti impianti produttivi oggi dismessi che si potrebbero riconvertire in questo senso e anche per realizzare un ostello/studentato a servizio dei molti ragazzi che già oggi convergono in città per frequentare, ad esempio, l’Enologica”.

Prima dei sogni però c’è da risolvere il problema della connettività: in alcune aree non arriva nemmeno l’Adsl…
È vero. Oggi alcune aziende, di certe borgate, non riescono nemmeno ad emettere le loro fatture elettroniche. Alba è stata inserita nel secondo lotto del progetto 'Open fiber', che però non è ancora partito. Grazie a quello avremo 100 mega in download in città e nelle frazioni. È un progetto statale. Il Comune ha già messo a disposizione i cavidotti esistenti. Se sarò sindaco, solleciterò con ogni impegno affinché il progetto venga realizzato. E chi mi conosce sa che la determinazione non mi manca”.

Redazione

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