Monregalese - 21 aprile 2019, 19:16

A Mondovì le dieci candeline per tutti… in scena

La Compagnia teatrale festeggia portando a teatro il loro giovane talento

Il 2019 è un anno che i Servi di Scea, ormai storica compagnia di Mondovì, segneranno sul calendario: quest’anno ricorre infatti l’ anniversario più importante del festival teatrale studentesco, che compie dieci anni tondi tondi, da festeggiare nella settimana dal 6 all’ 11 maggio.

Audaci e incoscienti, dieci anni or sono, sotto la guida di Michele Rados i Servi hanno dato vita a quello che sarebbe diventato un evento cittadino: una settimana del mese di maggio interamente dedicata al teatro, con un Baretti gremito di studenti felici di salire sul palcoscenico per mettere in scena il frutto di un laboratorio scolastico durato mesi, durante il quale docenti, esperti interni e esterni agli istituti monregalesi hanno speso passione, tempo e impegno nell’allestire uno spettacolo per la propria scuola, partecipando a una rassegna che di anno in anno ha visto crescere in numeri e qualità la meraviglia di fare teatro. Partiamo dai numeri: con il patrocinio della città di Mondovì, questi dieci anni hanno visto 1000 studenti in scena, 30000 presenze in pubblico, 600 spettacoli, 50 riconoscimenti e circa 30 giurati.

E ancora 2 fedeli sponsor : Banca Alpi Marittime e Gruppo Assicuraci e una collaborazione preziosa e costante con il CFP per il trucco e parrucco degli attori. Innumerevoli le fotografie che hanno immortalato centinaia di attori e costumi nei momenti salienti degli spettacoli, di anno in anno scanditi ora da un tema, ora da una frase, ora da un arredo scenico. E quest’anno c’è la novità di un concorso fotografico abbinato al festival, che renderà possibile per ogni compagnia avere un proprio fotografo scelto tra gli studenti della scuola che, magari perché appassionato di fotografia, abbia voglia di cimentarsi in scatti artistici che riprendano i compagni all’ opera durante le prove, una sorta di backstage, a caccia del primo piano più singolare, il gesto più foto..scenico, la panoramica più suggestiva, gli errori più memorabili. Quanto alla meraviglia del fare teatro, bé, quella non si può scandire in numeri. I ragazzi accolgono questo appuntamento con entusiasmo, amano recitare e sportivamente fare il tifo per i compagni in scena a loro volta.

Con loro e per loro si ride, si gioca, si applaude, si soffre e, soprattutto, si impara. Non solo si impara qualcosa sui fondamentali “tecnici”, ma si impara a stare insieme, a condividere, ad essere uno per tutti e tutti per uno, a fidarsi dei compagni dando loro fiducia, ad aiutarsi, sfidando e superando la paura di mettersi in gioco, alla ricerca degli innumerevoli modi di esprimersi, scavando un po’ in sé stessi per tirare fuori, insieme alla voce, un’emozione per sé e per gli altri. Si vive la sensazione unica e irripetibile di calcare un palcoscenico sentendo il respiro della platea, fatto di silenzio attento e partecipazione autentica. E quest’anno sarà una festa ancora più bella delle precedenti, perché siamo cresciuti, perché 10 candeline sulla torta si devono festeggiare degnamente e un regalo, di quello con i fiocchi, è d’ obbligo. E i Servi di certo non potevano sottrarsi al dovere e al piacere di rendere omaggio al “loro” festival.

Lo faranno a modo loro, nel loro stile, nel loro linguaggio, che non potrebbe essere se non, ancora una volta, il linguaggio del teatro. Il regalo dei Servi porta la firma di Luigi Pirandello: a 100 anni dalla prima messa in scena, il sipario del Baretti si riaprirà sabato 18 maggio su “L’ uomo, la bestia e la virtù”, commedia in tre atti tra i drammi pirandelliani più rappresentati. E se a qualcuno tra il pubblico sembrerà di riconoscere tra gli attori che portano in scena Pirandello alcuni volti noti delle precedenti edizioni del festival…. ebbene si, i Servi si sono arricchiti nel tempo della presenza di giovani nati con il festival, che quell’emozione provata una volta non hanno voluto abbandonarla e che oggi continuano la meravigliosa avventura del teatro “da grandi”.

La festa continua, perciò, anche dopo la serata di premiazione delle scuole, prevista il 12 maggio, concludendosi con questo appuntamento speciale, durante il quale speriamo di spegnere le candeline insieme a tanti di voi che, come noi, credono che il teatro valga ancora e sempre la pena conoscerlo, provarlo, amarlo.