Sabato 15 giugno, a Valdieri, Legambiente ha consegnato le bandiere verdi, per premiare e riconoscere le "buone pratiche" nei territori alpini.
Una delle bandiere, per il Cuneese, è andata al CRAS, Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo, di cui la straordinaria anima, da sempre, è Remigio Luciano, innamorato degli animali e, nonostante l'età avanzata, sempre in prima linea per il recupero, la cura e la riabilitazione di esemplari di ogni specie di fauna selvatica ritrovati in difficoltà, dalle aquile ai cerbiatti.
Il Centro è nato nel 2001, vive di volontariato e di buone pratiche. La sua anima è proprio Remigio. La bandiera verde è stata assegnata perché riconosce l'immenso valore di quanto viene realizzato in questo luogo dove la salvaguardia degli animali è l'unica regola. Questa la motivazione: "Per il notevole valore dell’iniziativa di volontariato, in corso dal 2001. Grazie al suo fondatore e responsabile Luciano Remigio, migliaia di animali sono stati soccorsi e salvati. Il Centro ha anche una grande valenza didattico-educativa, essendo meta di visite di scolaresche, e organizzando momenti pubblici in occasione della liberazione di esemplari curati presso il Centro".
LA VIDEOINTERVISTA A REMIGIO, REALIZZATA AD OTTOBRE DEL 2018
Un riconoscimento, quindi, davvero meritato per il Centro di Bernezzo che, ricordiamo, vive di volontariato e ha, quindi, bisogno dell'aiuto e del sostegno di tutti.
Dall'altro lato, bandiera nera all’Anas per le pesanti inadempienze e la scarsa trasparenza nella gestione del cantiere Tenda Bis.
Ed è su una bandiera nera non data che è scattata la protesta, oltre che l'indignazione, di un cittadino di Demonte, Ezio Barp, che ci scrive: "Apprendo da notizie di stampa che la Legambiente ha assegnato una (1) bandiera nera in provincia di Cuneo all'Anas per la questione del tunnel del Tenda. Bene. Ma i virtuosi signori di Legambiente non hanno mai pensato di assegnare la medesima bandiera nera all'Anas, ai politici cuneesi TUTTI nessuno escluso, agli amministratori locali, provinciali e regionali nonché soprattutto al Ministero dei beni culturali e a quello dell'ambiente per l'infinita e stucchevole vicenda della variante di Demonte?"
Impossibile dargli torto...