Attualità - 21 giugno 2019, 13:03

"Chiediamo quanto ci spetta a chi sfrutta il nostro territorio": i sindaci del bacino imbrifero montano del Tanaro pronti a dare battaglia

Un incontro ieri sera a Cuneo, organizzato dal Comune di Valdieri, sulla questione dei sovracanoni idroelettrici che le aziende che producono energia elettrica devono pagare ai Comuni

Ieri sera, presso il Salone d'onore del Comune di Cuneo, una quarantina di sindaci e rappresentanti dei territori che rientrano nel BIM (bacino imbrifero montano) Tanaro, si sono incontrati per discutere dei sovracanoni idroelettrici.

L'incontro è stato organizzato dal Comune di Valdieri e punta ad andare a recuperare i canoni corretti - dai calcoli sarebbe infatti stato corrisposto meno di quanto dovuto - che le aziende che producono energia elettrica sfruttando le risorse del territorio, devono corrispondere ai Comuni stessi, in base alla potenza degli impianti. 

Si parla di centinaia e centinaia di migliaia di euro. Sono 91 i Comuni - su 101 totali - che hanno aderito alla Federbim in provincia di Cuneo, dando la delega sulle riscossioni. Dagli approfondimenti fatti, è emerso infatti che i soldi spettanti agli enti siano di più di quanto corrisposto fino ad oggi da queste società.

Questi Comuni hanno dato incarico alla FederBIM di riscuotere i canoni. In questa "battaglia" si sono affidati all'avvocato Francesco Dal Piaz, che ieri sera era presente all'incontro.

L'obiettivo è quello di recuperare i sovracanoni dal 2012 in avanti, cosa che, secondo i sindaci, non è stata fatta dalla FederBIM.

Ieri sera, nel corso dell'incontro, i presenti hanno ricevuto un documento di sintesi di ciò che è stato ottenuto e di ciò che dovrà essere fatto per la definizione della questione che, lo ribadiamo, consiste in centinaia di migliaia di euro.

Per il momento i Comuni coinvolti hanno ottenuto l'elenco aggiornato dei concessionari, relative percentuali e importi canoni arretrati. Sono state inoltre trasmesse, da parte della Federbim ai concessionari, note con solleciti di pagamento e cosa ancora più importante, riparto delle percentuali e relativi importi spettanti ad ogni Comune.

Rimane ora da affrontare il problema del recupero delle somme e chiarire la portata della delega conferita a suo tempo alla FEDERBIM, sollecitare la stessa ad adempiere agli obblighi assunti o in caso contrario, procedere alla revoca della stessa.

 

 

Barbara Simonelli