Pochi sport, come la corsa in montagna, sono la dimostrazione che tenacia e determinazione spesso vincono sul talento.
Ci va, per affrontare certe distanze e certi dislivelli, anche un pizzico di follia. E tanto spirito di sacrificio. Ingredienti che non mancano a Cristina Peretti, commessa 34enne di Cuneo che, dopo aver cominciato a correre circa 3 anni fa e aver scoperto che niente la faceva stare così bene, domenica scorsa ha raggiunto il suo risultato più alto "in carriera".
E' infatti arrivata seconda assoluta tra le donne all'Ultra Trail Côte d'Azur Mercantour, chiudendo in 27 ore e 21 minuti una gara massacrante: 110 chilometri da correre in un massimo di 36 ore, con oltre 7000 metri di dislivello positivo e circa 6000 di negativo.
Un sali e scendi continuo, partenza venerdì 14 giugno alle 18, di corsa tutta la notte, con la difficoltà a rimanere svegli, pizzicandosi, tirandosi schiaffi e cantando per non crollare. "Mi sembrava di essere in un girone dell'Inferno - scherza. Pensavo che non sarebbe mai finita". Solo al traguardo, più di 27 ore dopo, ha saputo del risultato raggiunto. Durante il tragitto, per lo più in solitaria, l'unico obiettivo era finire: "Per me stessa e per la mia famiglia, che mi ha seguita sull'App durante buona parte dei 110 chilometri. Ho sempre avuto con me mio nonno, a cui ero legatissima. Gli ho chiesto di non lasciarmi sola", ci dice.
Cristina, tesserata con la Sportification di Fossano, si è avvicinata al mondo della corsa in modo totalmente casuale. "Mi sono aggregata ad un gruppo che andava di corsa al santuario di Sant'Anna di Vinadio, una domenica di tre anni fa. Non avevo mai corso. Lì è successo qualcosa e non ho più smesso. Niente mi fa sentire così libera e leggera. Non ho mai pensato di raggiungere chissà che risultati, non corro per quello. Ma la soddisfazione e le lacrime, al traguardo, sono state tante. Un riscatto che mi ripaga di tutto".
Alla gara erano iscritte 169 persone, ben 82 si sono ritirate.
Al traguardo è arrivato anche un altro cuneese, tesserato con l'ASD Valvermenagna: Erik Rolando è arrivato in 22 ore e 55 minuti, tagliando il traguardo per 25°. Anche per lui, odontotecnico titolare di laboratorio, la soddisfazione di essere arrivato alla fine. "Non sei mai sicuro di arrivare al traguardo - ci dice, anche perché può capitare di tutto e, quel giorno, puoi non averne. Ma questa volta era la distanza che mi spaventava: non avevo mai corso per così tanti chilometri, la gestione deve essere fisica e mentale. Ma ce l'ho fatta e sono felicissimo!".
Erano 8 in totale i cuneesi in gara: tra loro Mauro Giraudo, vigile del fuoco di Cuneo che è stato costretto al ritiro per una contrattura e che era iscritto alla gara dei 150 chilometri. Fortissimo, Mauro ha vinto già molte gare importanti, tra cui l'Adamello Trail.
Ancora, Elisa Falletto, bloccata da una distorsione, Denis Sola, che si è ritirato per problemi di salute, Alberto Brignone e Fabrizio Casale, anche loro ritirati.