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Politica | 07 luglio 2019, 20:00

Forza Italia: i cuneesi disertano la convention di Toti al Brancaccio

Non c’erano i due parlamentari Enrico Costa e Marco Perosino, né il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia. Ma soprattutto non si è fatto vedere il neogovernatore del Piemonte Alberto Cirio, legato al collega ligure da vincoli che vanno al di là dell’appartenenza partitica

Nella foto di repertorio, Alberto Cirio, Giovanni Toti e Paolo Zangrillo

Nella foto di repertorio, Alberto Cirio, Giovanni Toti e Paolo Zangrillo

Nessun cuneese, che ci risulti, ha partecipato alla convention di sabato pomeriggio al Brancaccio di Roma, promossa dal governatore della Liguria Giovanni Toti. Almeno, nessun dei big. Non c’erano i due parlamentari Enrico Costa e Marco Perosino, né il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia. E non si è fatto vedere nemmeno il neogovernatore del Piemonte Alberto Cirio, che pure è legato a Toti da vincoli che vanno al di là dell’appartenenza partitica.

In Forza Italia la situazione resta tesa e il rischio di implosione per nulla scongiurato. Appare tuttavia poco verosimile che Toti voglia emulare Angelino Alfano, dando vita all’ennesimo “cespuglio” che potrebbe al più fungere da partitino ascaro nei confronti della Lega. Toti sa che Berlusconi è sul viale del tramonto e spera che ci sia un sussulto nel partito, che lui vorrebbe più affine sia alla Lega di Matteo Salvini che a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. La sua proposta di tenere primarie allargate a tutto il centrodestra non è piaciuta né al Cavaliere né al suo inner circle, perché è facile prevedere che in questa situazione vedrebbe la Lega prevalere in ogni dove, condannando Forza Italia all’irrilevanza politica. Dall’altro lato è comunque assodato che, in assenza di iniziative politiche forti, il partito di Berlusconi rischia di essere spolpato anzitempo dai due alleati alle ultime politiche, FdI e Lega appunto.

“Se le facce note in platea mancavano – ha commentato ieri Toti sul suo profilo fb - forse era perché al Brancaccio c'era tanta gente che pensa che quelle facce sia giunto il momento di cambiarle. Noi andiamo avanti verso il futuro e non ci rassegneremo mai al declino". "Libertà è partecipazione, anche se Forza Italia è poco abituata a questo esercizio - ammonisce ancora Toti all’indomani della sua iniziativa -. Le centinaia di militanti e amministratori che sabato hanno partecipato alla convention del Brancaccio hanno sottratto qualche ora al loro tempo libero, ma certamente hanno dato il loro contributo al futuro di un movimento politico che altri in questi ultimi anni di chiusura e autoreferenzialità hanno affossato”.

In Forza Italia, come si evince, la temperatura resta pari a quella che si registra in questi giorni e che, al teatro Brancaccio di Roma, ha fatto impazzire i termometri. Toti annuncia che andrà comunque avanti. I suoi amici cuneesi confinanti – Cirio in primis – non gli dicono di desistere. Semplicemente, gli fanno capire che per ora preferiscono restarsene alla finestra.

 

Giampaolo Testa

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