Al Direttore - 08 luglio 2019, 10:09

Mondovì, il circolo PD sulla ricollocazione delle scuole di secondo grado: "Entro sei mesi una fotografia delle possibili location"

Riceviamo e pubblichiamo

Foto generica

Gentile Direttore,

nelle ultime settimane il dibattito su quale risposta concreta dare all'annoso problema della ricollocazione delle scuole secondarie di secondo grado di Mondovì è stato al centro dell’attenzione di cittadini e amministratori. L’argomento non è certo nuovo e siamo solo all'ultimo capitolo di una sfida che dura da almeno vent'anni, a cui le Amministrazioni che si sono succedute non sono riuscite a trovare soluzioni.

La frana che ha colpito l’Alberghiero ha ulteriormente complicato la situazione, rendendo quanto mai urgenti risposte concrete in grado di garantire a studenti, insegnanti e operatori scolastici spazi adeguati e sicuri.

Come in passato, il dibattito riguarda non solo il tema dell’edilizia scolastica. Strettamente connesso a questo problema e alle possibili soluzioni ci sono infatti altre due questioni: la prima, la salvaguardia della vocazione di Piazza come luogo privilegiato dell’istruzione secondaria monregalese; la seconda, l’utilizzo dei tanti contenitori vuoti del rione storico di Mondovì.

Il progetto di una nuova scuola sull'Altipiano se prefigura, da un lato (dopo anni di progetti annunciati e mai realizzati) una soluzione concreta anche se parziale, dall'altro alimenta le preoccupazioni e i dubbi di coloro che vedono in questa iniziativa l’ennesimo attacco alla vocazione storica di Piazza come rione degli studi superiori nonché l’ultimo dei segnali della rinuncia a dare un futuro ai tanti edifici inutilizzati.

Questi dubbi sembrano trasversali alle forze politiche ed amministrative e sono presenti, come emerso anche in una recente intervista del Sindaco, anche all'interno delle stesse forze di maggioranza. Di fronte a questa sfida e a questo dilemma le forze politiche possono decidere di agire criticando a priori le soluzioni prospettate senza proporre alcuna alternativa, oppure possono muoversi nella direzione di costruire alternative concrete, condivise, in grado di dare una risposta a un problema complesso (iper-semplificare i problemi porta, forse, nell'immediato, “consenso” ma di fatto allontana dalla soluzione).

Il Partito Democratico di Mondovì vuole uscire da una posizione di contrapposizione sterile, che non porta - e non ha portato - ad alcuna soluzione, e propone all'Amministrazione e alle altre forze politiche di affrontare insieme il problema, nell'interesse della Città.

Proponiamo di istituire un gruppo di lavoro (con amministratori ed esperti, disponibili a partecipare a titolo gratuito) che entro sei mesi realizzi una “fotografia” degli edifici non utilizzati a Piazza (o che si troverebbero ad essere inutilizzati se venisse costruita una nuova scuola sull'Altipiano) raccogliendo proposte (anche con il coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni e del privato sociale e sentendo in merito l’Amministrazione (provinciale e regionale) sulle possibili destinazioni dei diversi spazi, facendo una stima delle risorse necessarie.

I risultati di questo lavoro potrebbero essere presentati nel corso di un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza; così facendo la scelta di costruire o meno la nuova scuola sullAltipiano e le prospettive da dare a Piazza verrebbero prese entro un tempo stabilito (sei mesi) condividendo un percorso con le forze politiche e civiche e con i cittadini.

Grazie,

Partito Democratico - circolo di Mondovì