Politica - 21 agosto 2019, 07:33

Nuovo Governo o elezioni anticipate in tempi ravvicinati?

Dopo le dimissioni del premier Conte, si è ufficialmente aperta la crisi. Iniziano le consultazioni del Presidente della Repubblica per valutare come e in quali termini trovare una via d’uscita

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al termine della replica al Senato, nel corso della quale ha rincarato il suo j’accuse nei confronti della Lega e in particolare di Matteo Salvini, è salito al Quirinale per rassegnare le dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Dalle 16 di oggi iniziano le consultazioni con i Presidenti del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e della Camera, Roberto Fico, e poi, a seguire, dei gruppi minori.

In mattinata, quasi tutti i partiti riuniranno le loro direzioni per capire il da farsi. Sarà possibile varare un nuovo governo? E se si con quali caratteristiche? Sono interrogativi ai quali nessuno fino a questo momento è in grado di dare risposte.

I partiti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, seppur quest’ultima in maniera non compatta, si sono espressi per un ritorno anticipato alle urne in autunno. Movimento 5 Stelle e Partito Democratico stanno vagliando la situazione.

Nel Pd le posizioni del segretario Nicola Zingaretti e quelle del suo predecessore ed ex premier Matteo Renzi sono divaricanti, aspetto questo che complica le cose. Il primo sarebbe disposto ad un accordo di legislatura (tutto da verificare alla prova dei fatti) con i 5 Stelle e con chi altri ci sta. Il secondo vorrebbe un governo a termine con una prospettiva di voto nella primavera/estate del prossimo anno anziché ad ottobre/novembre.

Due aspetti quanto mai problematici premono alle porte: il rischio dell’aumento dell’Iva e la necessità di varare la manovra finanziaria, in assenza della quale si andrebbe in regime di esercizio provvisorio con tutti i limiti che ne deriverebbero. Senza dimenticare le sanzioni europee sempre pendenti.

E’ tuttavia opinione corrente e condivisa che se nel giro di qualche giorno non prenderà corpo un possibile, nuovo esecutivo, il Capo dello Stato non potrà che sciogliere le Camere e ridare la parola ai cittadini-elettori.

giampaolo testa