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Curiosità | 19 settembre 2019, 07:44

L'artista e designer cuneese Andrea Scarpellini ha vinto la mostra collettiva "Symbiote"

Ha convinto il pubblico e la giuria con la sua opera "Equilibrio Mutevole", una scultura in acciaio Corten alta 2 metri che rappresenta le due facce opposte del rapporto tra uomo e natura

L'artista e designer cuneese Andrea Scarpellini ha vinto la mostra collettiva "Symbiote"

SYMBIOTE è la mostra collettiva realizzata dal Giardino Saussurea in collaborazione con Paratissima, la fiera d’arte contemporanea che da 15 anni promuove talenti indipendenti e creativi nazionali e internazionali.

Attraverso una call pubblica, Paratissima ha selezionato  5 artisti che hanno meglio interpretato attraverso le proprie opere il tema della simbiosi Uomo/Natura. Le opere sono state esposte per tutta l'estate presso il Giardino Botanico Alpino Saussurea e il 14 settembre scorso è stato decretato il vincitore la cui opera entrerà a far parte della collezione permanente del Parco Valdostano situato a quota 2300 metri sul livello del mare all'intermedio della Skyway del MonteBianco la funivia più alta d'Europa.

Il vincitore è l'artista e designer Cuneese Andrea Scarpellini già autore di imponenti opere presenti sul territorio Piemontese come la  Lumaca in Corten di Borgo San Dalmazzo, la grande fontana sulla piazza del Municipio di Vinovo e il recente monumento dedicato all'Europa Unita di Moretta.

Scarpellini ha convinto il pubblico e la giuria con la sua opera "Equilibrio Mutevole", una scultura in acciaio Corten alta 2 metri. Essa rappresenta le due facce opposte del rapporto tra uomo e natura. La prima si identifica con ciò che la terra ci richiede,  una simbiosi  tra noi e tutte le altre forme di vita, un anello a ciclo continuo che permette al “meccanismo” di funzionare alla perfezione creando equilibrio. La seconda di contro racconta di un meccanismo simbiotico interrotto (a causa della scelleratezza umana).  L' anello si spacca, gli equilibri si spezzano e ogni creatura viene meno. Resta solo l’uomo per ultimo che troppo tardi si rende conto del danno irreparabile. Questa scultura vuole essere un monito per tutti coloro che la osservano mostrando ciò che abbiamo e ciò che presto potremmo non avere più.

comunicato stampa

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