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Cuneo e valli | 23 settembre 2019, 19:33

Cuneo, solo un'annualità nella casse del Comune per la concessione della tettoia Vinaj

L'assessore Paola Olivero, questa sera (23 settembre), ha risposto alle domanda di Ugo Sturlese; "Continuiamo a sollecitare i pagamenti"

Cuneo, solo un'annualità nella casse del Comune per la concessione della tettoia Vinaj

Negli ultimi quattro anni soltanto una annualità – del valore di 30mila euro – è entrata nelle casse del Comune di Cuneo dal canone di concessione della tettoia Vinaj (nell’area dell’ex Foro Boario).

Ha dichiararlo questa sera (lunedì 23 settembre) l’assessore Paola Olivero nel corso della prima seduta del consiglio comunale, come risposta a un’interpellanza realizzata da Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni).

Nel documento Sturlese ha chiesto ragguagli rispetto al contratto in essere tra il Comune e la società Tettoia Vinaj s.r.l., al canone di concessione a esso legato e al pagamento del suolo pubblico per il dehors dell’Open Baladin.

Il contratto – stipulato in principio con la ditta Consital, alla quale la cuneese Tettoia Vinaj è subentrata in seguito – è stato sottoscritto l’11 luglio 2014 e stabiliva il valore del canone di concessione a 30mila euro per i primi tre anni, a 48.219 euro per i successivi cinque e a 63.266 per ogni altro anno dopo il decimo.

Il discorso, ovviamente, si è legato – nell’intervento del consigliere Lauria – alla recente notizia della chiusura dell’Altro Baladin sul Viale degli Angeli, il primo locale della catena presente in città e in una struttura di proprietà comunale: “L’amministrazione come intende utilizzare lo stabile?”

In merito al canone l’assessore Olivero ha aggiunto che “tutte le annualità del canone sono state richieste e sollecitate; Tettoia Vinaj e l’amministrazione comunale, però, interpretano in modo diverso la convenzione rispetto a quando le annualità vadano corrisposte: il settore Patrimonio è al lavoro per diramare ogni dubbio”.

“Come amministrazione – ha poi continuato Olivero - ci siamo mossi subito dopo la dichiarazione di chiusura dell’Altro e abbiamo intenzione di utilizzare in modo proficuo la struttura che andrà a liberarsi tra poco; siamo consapevoli che quella zona necessiti di un’attività che sia di presidio e di accoglienza allo stesso tempo”.

Rispetto al pagamento del suolo pubblico occupato dal dehors, invece, il vicesindaco Patrizia Manassero ha assicurato che l’Open Baladin – gestore del servizio e quindi responsabile della questione – a oggi abbia emesso fatture per circa 18mila euro. Pagamenti tutti saldati, quindi.

Simone Giraudi

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