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Monregalese | 24 ottobre 2019, 08:38

A Carassone di Mondovì per un giorno è tornato il Medioevo

“Autumnus Caraxonensis”, così si chiama la manifestazione, ha offerto esposizioni di lavori artigianali e sfilata con i “Signori di Carassone”

A Carassone di Mondovì per un giorno è tornato il Medioevo

Domenica 13 ottobre il rione di Carassone ha rivissuto un momento della sua età medioevale con un abbondante paniere di proposte interessanti e “appetitose”.

Domenica 13 ottobre il rione di Carassone ha rivissuto un momento della sua età medioevale con un abbondante paniere di proposte interessanti e “appetitose”.

“Autumnus Caraxonensis”, così si chiama la manifestazione, ha offerto esposizioni di lavori artigianali pregevoli per originalità e inventiva, sfilata con i “Signori di Carassone” accompagnati dagli sbandieratori di Cherasco, visite guidate al convento delle suore Domenicane e alla chiesa parrocchiale di Carassone. Alla Taverna dei Magnin e dei Maiolichè si son potute gustare pizza e frittelle di mele. Gli alpini del gruppo di Carassone han preparato polenta e salsiccia. Altro importante evento culturale legato alla manifestazione, dal 5 al 13 ottobre la mostra personale di Teresa Marsupino, pittrice carassonese, allestita nell’antica chiesa ora dismessa di S. Evasio. Affiancate ai quadri della prestigiosa pittrice, Sabato e Domenica sono state esposte anche le foto del concorso “Segni del tempo”, del quale, nella navata della chiesa Sabato ha avuto luogo la premiazione. Il concorso vero e proprio si era svolto giorni prima nei locali del Delaruv, distributore di orologi svizzeri e della BT-Studio di Ingegneria, in via Piandellavalle 15a. Alla premiazione erano presenti l’Ing. Stefania Tirotta socio fondatore della BT Studio di Ingegneria e l’Ing Massimo Beccaria socio fondatore sia della Deruv che della BT Studio d’ingegneria . Con Massimo il sogno che lo accompagna da tempo: far tornare in vita via Piandellavalle dove un tempo sua madre gestiva un negozio di fiori. Ora la via pare destinata a un declino inarrestabile, e il suo grande desiderio è di farla “ rifiorire” con botteghe d’arte e progetti all’avanguardia, trasformarla in un punto pieno di fermenti creativi che le diano uno slancio che si estenda a tutta la città.

Due forme d’arte, pittura e fotografia, si sono offerte, per breve tempo insieme, alla visione e all’interesse di un pubblico attento e competente. Coi suoi numerosi acquarelli la Marsupino ha diffuso per tutta la ex Sacrestia tutte le più profonde emozioni della sua anima artistica. Solitudini intense, serene o inquiete; figure letteralmente rapite da letture e meditazioni; esortazioni alla solidarietà, unica via di salvezza nelle tempeste del mare e della vita; affetti personali: marito e nipotina nel quadro intitolato “due stagioni”, famigliare metafora dell’infanzia e della senilità ; ballerini dai movimenti eleganti e plastici. E infiniti altri soggetti: personaggi, animali, nature morte. Grazie alla sua non comune creatività, per trovare un soggetto da trasformare in arte , a Teresa basta guardarsi attorno o specchiarsi nella sua anima.

Nel tema “Segni del tempo” i concorremti hanno dato vita a diverse suggestive interpretazioni del suo inesorabile scorrere: nostalgia, malinconia, evocazione, ammonimento, forse anche umorismo. Il concorso, che si articolava in tre sezioni, ha premiato “Finestra su cielo” di Gemma Giusta” per la sezione “Miglior scatto”, “Attimi di malinconia” di Roberta Franzino per la sezione “Miglior scatto tecnico”, e “Tempo passato” di Lorena Durante per la sezione: “Miglior scatto per espressione e interpretazione del tema”. Menzione speciale per Manuela Gerbotto per la foto “ Assenza”, scatto molto evocativo.

La giuria era composta da Davide Gonella, fotografo professionista di Mondovì, Roberto May, presidente di Mondoviphoto, circolo fotografico della città, e da Laura Atzeni fotografa professionista di Beinette. A conclusione un ottimo buffet offerto dagli organizzatori e preparato dall’Antico Borgo, locale di Mattia Germone, adagiato in quello splendido scrigno di bellezze artistiche e architettoniche di Mondovì Piazza,

Non rimane che l’augurio a tutti questi artisti di poter proseguire nel loro cammino con sempre maggior entusiasmo, di cogliere con la loro genialità l’essenza profonda della realtà che li circonda, per offrire a chi li guarda suggestioni, emozioni, spunti di riflessione.

E l’augurio a Massimo che il campanile di Piandellavalle continui sempre a contare le ore e che via Piandellavalle non abbia le ore contate.

Massimo e Teresa ringraziano Domenico Bertolino, presidente del circolo ACLI di Carassone che ha reso possibile l’allestimento di queste due suggestive esposizioni.


pregevoli per originalità e inventiva, sfilata con i “Signori di Carassone” accompagnati dagli sbandieratori di Cherasco, visite guidate al convento delle suore Domenicane e alla chiesa parrocchiale di Carassone. Alla Taverna dei Magnin e dei Maiolichè si son potute gustare pizza e frittelle di mele. Gli alpini del gruppo di Carassone han preparato polenta e salsiccia. Altro importante evento culturale legato alla manifestazione, dal 5 al 13 ottobre la mostra personale di Teresa Marsupino, pittrice carassonese, allestita nell’antica chiesa ora dismessa di S. Evasio. Affiancate ai quadri della prestigiosa pittrice, Sabato e Domenica sono state esposte anche le foto del concorso “Segni del tempo”, del quale, nella navata della chiesa Sabato ha avuto luogo la premiazione. Il concorso vero e proprio si era svolto giorni prima nei locali del Delaruv, distributore di orologi svizzeri e della BT-Studio di Ingegneria, in via Piandellavalle 15a. Alla premiazione erano presenti l’Ing. Stefania Tirotta socio fondatore della BT Studio di Ingegneria e l’Ing Massimo Beccaria socio fondatore sia della Deruv che della BT Studio d’ingegneria . Con Massimo il sogno che lo accompagna da tempo: far tornare in vita via Piandellavalle dove un tempo sua madre gestiva un negozio di fiori. Ora la via pare destinata a un declino inarrestabile, e il suo grande desiderio è di farla “ rifiorire” con botteghe d’arte e progetti all’avanguardia, trasformarla in un punto pieno di fermenti creativi che le diano uno slancio che si estenda a tutta la città.

Due forme d’arte, pittura e fotografia, si sono offerte, per breve tempo insieme, alla visione e all’interesse di un pubblico attento e competente. Coi suoi numerosi acquarelli la Marsupino ha diffuso per tutta la ex Sacrestia tutte le più profonde emozioni della sua anima artistica. Solitudini intense, serene o inquiete; figure letteralmente rapite da letture e meditazioni; esortazioni alla solidarietà, unica via di salvezza nelle tempeste del mare e della vita; affetti personali: marito e nipotina nel quadro intitolato “due stagioni”, famigliare metafora dell’infanzia e della senilità ; ballerini dai movimenti eleganti e plastici. E infiniti altri soggetti: personaggi, animali, nature morte. Grazie alla sua non comune creatività, per trovare un soggetto da trasformare in arte , a Teresa basta guardarsi attorno o specchiarsi nella sua anima.

Nel tema “Segni del tempo” i concorremti hanno dato vita a diverse suggestive interpretazioni del suo inesorabile scorrere: nostalgia, malinconia, evocazione, ammonimento, forse anche umorismo. Il concorso, che si articolava in tre sezioni, ha premiato “Finestra su cielo” di Gemma Giusta” per la sezione “Miglior scatto”, “Attimi di malinconia” di Roberta Franzino per la sezione “Miglior scatto tecnico”, e “Tempo passato” di Lorena Durante per la sezione: “Miglior scatto per espressione e interpretazione del tema”. Menzione speciale per Manuela Gerbotto per la foto “ Assenza”, scatto molto evocativo.

La giuria era composta da Davide Gonella, fotografo professionista di Mondovì, Roberto May, presidente di Mondoviphoto, circolo fotografico della città, e da Laura Atzeni fotografa professionista di Beinette. A conclusione un ottimo buffet offerto dagli organizzatori e preparato dall’Antico Borgo, locale di Mattia Germone, adagiato in quello splendido scrigno di bellezze artistiche e architettoniche di Mondovì Piazza,

Non rimane che l’augurio a tutti questi artisti di poter proseguire nel loro cammino con sempre maggior entusiasmo, di cogliere con la loro genialità l’essenza profonda della realtà che li circonda, per offrire a chi li guarda suggestioni, emozioni, spunti di riflessione.

E l’augurio a Massimo che il campanile di Piandellavalle continui sempre a contare le ore e che via Piandellavalle non abbia le ore contate.

Massimo e Teresa ringraziano Domenico Bertolino, presidente del circolo ACLI di Carassone che ha reso possibile l’allestimento di queste due suggestive esposizioni.


c.s

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