"Oggi, 4 Novembre, celebriamo il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, in questo 2019, anno centenario del decreto che volle una festività dedicata alla appena conquistata unità della Patria. Settanta anni fa la Repubblica riconobbe, con legge del Parlamento, il 4 Novembre come Giornata dell’Unità Nazionale.
Una data in cui si riassumono i valori di una identità nazionale lungamente perseguita dai popoli d’Italia con le aspirazioni risorgimentali e con i grandi sacrifici compiuti dal popolo italiano nella prima guerra mondiale".
Con le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni del 4 Novembre, ha preso il via al Parco della Resistenza di Cuneo la cerimonia che celebra l'Unità nazionale e le Forze Armate, "alle quali va la riconoscenza di tutto il Paese per il contributo fornito alla sicurezza della comunità nazionale e internazionale. Nelle aree più martoriate del nostro pianeta, i nostri militari assicurano il sostegno dell’Italia alla salvaguardia dei diritti umani e per prevenire e contrastare il terrorismo. In un mondo attraversato da molteplici tensioni e scosso da diffusa conflittualità, lo Stato italiano oggi schiera oltre 6000 persone in 22 Paesi, a salvaguardia dei più deboli ed oppressi. A tutte loro va un particolare pensiero".
Alla presenza delle massime autorità militari e civili della città, la cerimonia ha vissuto il suo momento clou al parco della Resistenza, con l'onore ai gonfaloni del Comune e della Provincia e la cerimonia dell'alzabandiera, sulle note dell'inno d'Italia.
L'orazione è stata affidata al giovane presidente della Consulta giovanile di Cuneo, Pietro Carluzzo, che ha parlato di Europa come modello di giustizia e libertà da esportare, Europa come modello di pace in un mondo dove i conflitti e le divisioni sono ancora tantissimi. "Ma non dobbiamo darlo per scontato. Il cantiere Europa è sempre in costruzione", ha detto nel suo discorso Carluzzo, che è anche docente di storia e filosofia.
Alle 16.30 è in programma la cerimonia dell'Ammainabandiera, che chiude le celebrazioni.