Il prossimo weekend darà il via alla stagione sciistica nei principali comprensori della provincia di Cuneo. Neve fresca e in abbondanza, panorami mozzafiato: ci sono già tutti gli ingredienti per una stagione perfetta.
Solo Argentera non risponderà all'appello. Con buona pace di tutta la Valle Stura, per cui il contraccolpo turistico si farà sentire. Da anni Argentera e le sue piste soffrono. Ma adesso è ufficiale: non solo manca un gestore. E' finita la vita tecnica degli impianti, che è di 40 anni. Non si apre.
C'è rabbia tra alcuni commercianti e operatori turistici del paese. E' il caso di Daniele Nardi, che si chiede: "Che ne sarà del nostro territorio? Senza gli impianti Argentera muore. Il nostro è un territorio a vocazione turistica, non avere gli impianti funzionanti è un massacro. In questo periodo non è stato fatto niente. Anzi, una manifestazione di interesse, che non ha mai avuto un seguito".
A fine agosto scorso, infatti, c'era stato un "avviso pubblico di manifestazione d'interesse" da parte del Comune, per l'affidamento degli impianti di risalita e della struttura ricettiva "self service" per 15 anni.
Tre erano state le risposte pervenute. Ma non se ne è mai fatto niente. Nessuno dei candidati era stato contattato e dalla manifestazione di interesse non era scaturito alcun bando.
Il sindaco Monica Ciaburro, alla guida del Comune da due anni, si difende: "Era una manifestazione d'interesse in prospettiva, non per la stagione in corso. Come faccio ad affidare una macchina senza benzina? Gli impianti sono scaduti, a fine vita. Stiamo facendo i lavori sulle piste Larici e Andelplan e stiamo aspettando l'esito di un bando regionale per poter intervenire sulla seggiovia. Se questa non funziona, non si possono raggiungere le piste. Non dimentichiamo che ho ereditato un Comune in dissesto, con un milione di euro di passivo, che siamo stati esclusi dai finanziamenti e dal sistema "Cuneo Neve" proprio per questo. Non possiamo fare finta di niente".
E ancora: "Argentera, i suoi impianti e il suo futuro turistico devono stare a cuore a tutta la valle. Bisogna fare un ragionamento in sinergia con tutto il territorio, guardare in prospettiva. Stiamo fermi una stagione e ripartiamo con un gestore serio e appassionato e con un progetto graduale e sostenibile, condiviso con tutti gli operatori della Valle Stura".