A Boves, dove alle scorse elezioni è stata riconfermata la fiducia al sindaco uscente Maurizio Paoletti e alla sua squadra, i consigli comunali sono densi di intepellanze. Sono state una quarantina quelle presentate dalla minoranza dalle ultime amministrative dello scorso maggio.
Ma è un'interpellanza del 2018, depositata il 23 ottobre, ad avere avuto un seguito. Nelle aule di tribunale.
"Devo tutelare l'onorabilità e l'operato della mia giunta e degli uffici", ha evidenziato il primo cittadino.
L'interpellanza, nata a seguito di alcuni articoli comparsi su testate giornalistiche locali e ritirata poi il 9 novembre 2018, era stata presentata da Giuseppe Marro del gruppo Progetto Bisalta assieme a Cristina Bersani, Maria Peano e Federica Giuliano del gruppo Camminare con Boves. Ritirata in quanto, come scritto da Marro, si riteneva che un confronto in consiglio comunale non avrebbe comunque portato alcuna novità.
Tema: l'asfatatura di alcune strade, per una cifra di circa 1 milione di euro. Perché, si chiede, non è stata convocata apposita commissione? "E' vero - si legge - che la relativa gara è stata suddivisa artificiosamente in lotti per non essere appaltata tramite CUC, centrale unica di committenza?". Ancora, riferimenti a incompletezze dei progetti e di alcuni passaggi amministrativi.
Il sindaco, dopo aver tentato la mediazione, respinta da Marro per tramite del suo avvocato, ha quindi deciso di procedere, querelando i quattro consiglieri dell'ex minoranza. Dovranno comparire davanti al Giudice di Pace in quanto imputati di aver screditato l'operato del sindaco e degli assessori Matteo Ravera, (competente in tema di Lavori Pubblici), Enrica De Ielsi, Fabio Climaci e Raffaella Giordano.
Per Maurizio Paoletti e la sua giunta, quindi, si va avanti. "Mi spiace, perché con la minoranza avevamo un rapporto corretto e quella interpellanza invece era finalizzata a sollevare un polverone pre-elettorale. La minoranza chiedeva risposte su eventuali illeciti in merito agli affidamenti. Ma non sapevano che la norma era cambiata nel 2017 e prevedeva la possibilità di appaltare sul Mercato elettronico sino ad un milione di euro; furono fatte regolari gare sul mercato elettronico. Il compito di un amministratore è anche quello di evitare di fare illazioni e informarsi; non sono mai andati negli uffici a chiedere spiegazioni, avere informazioni, usando toni e frasi nella interpellanza che facevano sospettare condotte illecite da parte dell’amministrazione.
Il maresciallo dei carabinieri di Boves, vista l’interpellanza, mi ha sentito a sommarie informazioni: ho dato tutti i chiarimenti necessari con la relativa documentazione, a testimonianza della corretta esecuzione delle procedure. Sono state effettuate delle indagini e non è stato rilevato alcun illecito. Ma l'interpellanza sollevava il dubbio, tanto da, appunto, far decidere di approfondire la questione da parte degli inquirenti, nel caso specifico i carabinieri.
Mi spiace anche che il consigliere Marro non si sia presentato alla mediazione; si fanno paladini del dialogo ma poi non vengono a confrontarsi, bastava una lettera di scuse e tutto si sarebbe chiuso lì. Per cui, preso atto della indisponibilità al confronto siamo stati costretti a presentare denuncia. Il fine per me è solo uno: far accertare la correttezza della nostra azione amministrativa".