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Curiosità | 25 novembre 2019, 07:22

Quando una passione diventa un lavoro: Umberto Bima e i video musicali

Sedicenne fossanese ha iniziato per gioco a 11 anni con una go pro. Ora girerà un video per Ilaria Brigante

Quando una passione diventa un lavoro: Umberto Bima e i video musicali

È nata quasi per gioco la passione di Umberto Bima, sedicenne fossanese, per le riprese video e ora, a cinque anni di distanza, il giovane studente dell’IPC Cravetta di Savigliano sta raccogliendo consensi e mettendo nuovi progetti in cantiere.

Quello che oggi è, con buone probabilità, il lavoro del futuro di Umberto, in arte Umbes, è nato quasi per gioco quando suo papà gli regalò una go pro. Umberto aveva 11 anni e la utilizzava, come molti, quando andava a sciare, attaccandola al casco e documentando evoluzioni e cadute.

Contemporaneamente, però, Umberto si interessa anche all’editing e inizia a montare video: “Nel 2016 vengo invitato al matrimonio di alcuni amici di famiglia che mi chiedono di girare un video del matrimonio. Lì incontro il produttore di un gruppo di Mondovì, gli 0174, che mi chiede di entrare a far parte della sua crew e di girare dei video per loro”. E così è iniziata un’avventura che ha trasformato la passione in un lavoro vero e proprio dal punto di vista della professionalità: “dovevo rispettare tempi di consegna per la produzione. È un’esperienza che mi ha fatto crescere tantissimo nel montaggio video, nella regia, nella fotografia e mi ha spronato anche a migliorare il mio equipaggiamento. Sono stato proiettato nel mondo del lavoro e avevo a che fare con persone molto più grandi di me che mi hanno aiutato moltissimo”.

Nel 2017 il gruppo si scioglie e restano solo il cantante e il produttore: “Ci sono rimasto molto male perché quando finisce qualcosa a cui hai dedicato anima e tempo dispiace. A volte facevo finta di stare male per non andare a scuola e lavorare ai video. Con lo scioglimento del gruppo mi sono trovato ad un bivio: tornare a fare video per passione oppure cercare di trasformarlo in un lavoro. Ho scelto di cercare nuove opportunità per fare dei video”.

Umbes incontra Simone “Hoody” Piumatti che mi ha proposto di collaborare e realizzare dei video con le sue musiche. Ne è nato un bel rapporto di amicizia e 3 video per Youtube (https://www.youtube.com/watch?v=GruGjzGmYNM&feature=youtu.be), di cui uno sul canale degli Zona Zen di Levaldigi.

L’attività di Umberto procede dunque con diverse collaborazioni fino alla fine della scorsa estate quando viene contattato da Ilaria Brigante, cantante molto seguita dai giovanissimi su Youtube e Instagram: “Nel 2020 faremo un video musicale di Simone Piumatti feat. Ilaria Brigante che avrà anche la collaborazione di Nicholas Giana di Trinità, ex 0174 che mi è sempre stato vicino. È una grandissima soddisfazione poter lavorare a un simile progetto con una persona così nota, mi dà un grande orgoglio”.

A questo punto Umberto può legittimamente alzare lo sguardo per pensare al suo futuro: “Ovviamente desidero entrare nel mondo del cinema. Non sono affascinato dalla regia, quanto dallo stare dietro la telecamera. Quella che mi piace è la parte più tecnica. Ora devo finire le superiori, studio grafica al Cravetta. Poi vorrei andare a Saluzzo dove c’è una scuola di alta specializzazione per video e produzione musicale”.

Chissà che nel prossimo futuro non leggeremo il suo nome nei titoli di coda di film come quelli che gli hanno fatto dire “questo l’avrei voluto giocare io”, come “IT” e “Shining” “per l’emozione che è riuscito a dare agli spettatori pur non essendo girato con il materiale disponibile oggi” o accanto ai suoi registi preferiti come Alessandro Murdaca.

“Più divento grande più ho voglia di finire la scuola e buttarmi nel mondo del lavoro. E in realtà non lo chiamo nemmeno lavoro perché quando sono stanco o stressato e giro una scena mi rilasso. È anche molto terapeutico. Sono fondamentalmente timido e insicuro e dietro la macchina da presa prendo coraggio. Non so nemmeno come ho fatto ad avere tanta voglia di imparare nuove cose. Mi ritengo molto fortunato perché mi sento felice e soddisfatto e perché ho potuto conoscere molte persone e stare frequentemente all’aria aperta”.

Agata Pagani

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