Attualità - 02 dicembre 2019, 20:01

Gli studenti di Ceva scoprono il Castello Rosso e la sua affascinante storia

Gli allievi dell'istituto "Baruffi", a partire da martedì 10 dicembre, sosterranno lezioni in aula ed effettueranno rilievi in situ con il Politecnico di Torino e l'Istituto Italiano dei Castelli. La regia dell'iniziativa è targata "D'Acqua e di Ferro"

Studiare un castello è, da sempre, un argomento traboccante di fascino e curiosità per gli studenti di ogni generazione. Si respira aria carica di storia, di gesta gloriose, di duelli e di nobiltà. 

Poterlo fare dal vivo, poi, trasmette emozioni senza tempo e inenarrabili, le stesse che sperimenteranno a partire da martedì 10 dicembre gli allievi dell'istituto "Baruffi" di Ceva, i quali, su iniziativa del progetto "D'Acqua e di Ferro", assisteranno ad alcuni incontri finalizzati ad accrescere nelle nuove la conoscenza dei beni presenti sul territorio, concentrandosi in particolare sul Castello Rosso. 

"Un momento di divulgazione didattica - raccontano gli organizzatori - di cui beneficeranno le classi del triennio in Costruzioni, Ambiente e Territorio del 'Baruffi' di Ceva (referenti i professori Lorella Franco Michele Cocca), che avranno altresì la possibilità di prendere parte a operazioni di rilievo strumentale e di restituzione grafica. Accattivanti ed eterogenei, inoltre, gli argomenti che Sebastiano Carrara (presidente della Delegazione di Cuneo dell'Istituto Italiano dei Castelli) e Luca Finco (ricercatore del Politecnico di Torino, dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio) affronteranno nelle prime due lezioni in aula: dal Marchesato di Ceva quale esempio di sistema fortificato di un territorio, alla fondazione e all'evoluzione del Castello Rosso; dall'analisi del bene architettonico stesso, all'inquadramento cartografico e al rilievo geometrico".

L'iniziativa troverà il suo epilogo naturale in primavera, per mezzo di una giornata-studio nel castello, durante la quale saranno illustrati gli elaborati degli studenti e si analizzeranno parimenti i dati rilevati con l'indagine in situ. Per informazioni, inviare una mail all'indirizzo dacquaediferro@gmail.com.

Alessandro Nidi