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Attualità | 04 dicembre 2019, 10:48

Cuneo pensa al nuovo programma di sviluppo commerciale: individuata una nuova area su discesa Bellavista

Il precedente era datato 2012: "Il nuovo assetto uniforma anche le aree A1 e A3"; Isoardi sulla nuova area: "Cuneo non ha bisogno di un nuovo centro commerciale, ma di un Comune che metta i negozi di prossimità in condizione di sopravvivere"

I presidenti di due delle commissioni coinvolte e l'ingegner Mariani

I presidenti di due delle commissioni coinvolte e l'ingegner Mariani

Coprirà un’area di 17mila metri quadrati la nuova area commerciale – denominata L1 e identificata in un immobile di discesa Bellavista attualmente utilizzato come deposito di pullman – che dovrebbe aggiungersi a quelle già individuate all'interno del Comune di Cuneo con l’approvazione del nuovo programma di sviluppo commerciale della città.

La proposta di documento è stata presentata nella serata di ieri (martedì 3 dicembre) in sala San Giovanni alle commissioni II^, IV^ e VII^ , alla presenza dell’assessore Luca Serale, all’ingegner Pier-Angelo Mariani, agli architetti Oggero e Marino e il direttore di Confcommercio Marco Manfrinato.

Il piano commerciale regola gli insediamenti a livello cittadino e non era stato aggiornato sin dallo scorso 2012 – ha spiegato l’assessore - ; il nuovo assetto, pur introducendo un’unica aggiunta sostanziale, permette di codificare in modo ufficiale i mutamenti del tessuto commerciale dell’altipiano e delle frazioni attuatisi in questi anni”.

L’aggiunta in questione riguarda proprio l’area L1: l’immobile in questione presenta un piano completamente vuoto originariamente costruito con l’obiettivo di diventare una rimessa per camper ma che potrebbe ipoteticamente ospitare un nuovo insediamento commerciale che porterebbe anche inevitabilmente alla costruzione di nuovi parcheggi. “Al momento comunque non c’è una domanda specifica – assicura Serale – ma la richiesta di una potenzialità che coinvolga l’intera area di 17mila metri quadrati”.

La versione aggiornata del programma di sviluppo commerciale propone inoltre l’uniformazione delle aree A1 e A3 – corrispondenti al centro storico e alla parte sud della città - , i cui insediamenti passeranno dall’essere disposti “a battaglia navale” ad avere una contiguità con la forma della città stessa.

L’area L1 ha scatenato i dubbi di alcuni dei consiglieri presenti, in particolar modo “Beppe” Lauria e Manuele Isoardi. “Il problema dei parcheggi in città c’è da tempo e andava risolto molto prima – ha sentenziato il primo – , mi sembra assurdo provare a farlo con lo scopo di giustificare la creazione di una nuova area commerciale: è facile, poi, vedere nell’altipiano negozi sfitti… forse è una zona poco attraente?

Anche il collega pentastellato si è scagliato contro la nuova area commerciale, chiedendo se i 17mila metri quadrati rientrino o meno nel limite massimo di ampiezza delle aree commerciali deciso dall’amministrazione stessa nel 2014: “Cuneo non ha bisogno di un nuovo centro commerciale, è una sciocchezza fuori dal tempo: i centri commerciali hanno dato tutto quello che potevano, pesando molto sul micro tessuto commerciale. Cuneo ha bisogno che il comune metta in condizione di sopravvivere i negozi di prossimità”.

Negozi di prossimità che – secondo i dati rilasciati dall’ingegner Mariani prima dell’illustrazione del programma – rappresentano la maggioranza degli insediamenti commerciali attivi, sfruttati e utilizzati presenti sul territorio comunale.

La proposta della nuova programmazione dello sviluppo economico verrà presentata nelle prossime settimane in Consiglio comunale e prima di diventare ufficiale dovrà passare anche al vaglio della Regione Piemonte.

simone giraudi

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