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Economia | 27 febbraio 2020, 14:54

Problemi di ossidazione degli inquinanti alla base dei cattivi odori dalla Burgo, l’azienda fa chiarezza

Il sindaco di Verzuolo: “Convocheremo incontro con i cittadini per parlare della tematica ambientale e della riconversione produttiva”

Problemi di ossidazione degli inquinanti alla base dei cattivi odori dalla Burgo, l’azienda fa chiarezza

Incontro a Verzuolo per fare il punto sulla nuova produzione della Burgo legata alla riconversione della linea nona. La fabbrica aveva chiuso nei giorni scorsi per 10 giorni a seguito di analisi Arpa sugli scarichi industriali nel Rio Torto. L’attività presso la cartiera è ripresa lunedì 17 febbraio. La sospensione era attiva dal 7 febbraio scorso a causa dei rilasci avvenuti a gennaio di sostanze organiche e materiali fini nei reflui che hanno fatto riscontrare inquinanti nel torrente.

Nel giorno della riattivazione delle attività della cartiera i vertici della Burgo verzuolese hanno incontrato i funzionari del settore tutela del territorio della Provincia e i tecnici del dipartimento Arpa di Cuneo. A seguito di analisi è stato “delineato un quadro di miglioramento della situazione e di azioni risolutive degli inconvenienti.”

Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 26 febbraio, una delegazione del consiglio comunale di Verzuolo (composta dal sindaco Giancarlo Panero, l’assessore all’ambiente Mattia Quaglia e il consigliere di minoranza Stefano Piantino) insieme alla consulta ambiente (con Stefano Barale e Marta Peirano) hanno incontrato il direttore di stabilimento Raffaele Marinucci, l’assistente dell'AD Pietro Alasia e il responsabile ambientale dello stabilimento Rosario Maletta

Il container board realizzato dalla nuova linea di produzione della Burgo si basa sull’economia circolare: si produce, quindi, cartoncino da  carta riciclata.

“Nello stabilimento entra la ‘materia prima seconda’ – si legge in una nota del comune - certificata ed autorizzata, che viene trasformata in cartoncino.”  

La delegazione ha visitato gli impianti di depurazione e l’azienda ha spiegato la causa di odori forti provenienti dalla nuova linea produttiva. L’odore sarebbe dettato da un: “aumento dell’indicatore COD – continua la nota comunale – acronimo che sta per ‘domanda chimica di ossigeno’ che consiste nella quantità di ossigeno necessaria per ossidare chimicamente le sostanze inquinanti organiche e inorganiche. Gli odori sono stati provocati proprio dall’insufficiente ossigeno in vasca nella zona di riciclo dei fanghi.”

Come spiegato alla delegazione l’azienda avrebbe deciso di aggiungere l’ossigeno liquido direttamente in vasca e effettuando la manutenzione straordinaria dei diffusori d’aria.

 “Ho formulato la proposta di programmare un incontro informativo e formativo sulla riconversione produttiva e sugli aspetti legati all’ambiente – ha spiegato il sindaco Panero – Lo effettueremo quando le disposizioni per l’emergenza coronavirus saranno cessate. Potranno partecipare i cittadini insieme al comune, azienda, Arpa e l’ufficio di tutela del territorio ambientale della provincia.”

Daniele Caponnetto

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