Non un solo giorno, ma tre giornate di lavoro da casa per i dipendenti genitori con figli nati dal 2006 in avanti. E’ la misura straordinaria che, considerata l'emergenza sanitaria in corso e le misure straordinarie adottate dal Governo, Ferrero ha adottato a favore dei propri impiegati già coinvolti nel progetto di "smart working" – uno dei più ampi in Italia – che la multinazionale della Nutella ha lanciato ormai tre anni fa dal suo quartiere generale di Alba.
"Ferrero ha a cuore la continuità delle attività lavorative (fondamentale per tutti noi dipendenti e le nostre famiglie) e il benessere delle sue persone", ha scritto l’azienda nel comunicare ai propri dipendenti una misura cui – a partire da lunedì 9 marzo e sino alla ripresa delle scuole (ricordiamo che, nelle more di ulteriori decisioni, la misura adottata dal Governo guarda al momento al termine del 15 marzo) – potranno accedere tutti coloro che già oggi utilizzano questo strumento di flessibilità lavorativa, limitato a una persona nel caso di entrambi i genitori dipendenti "smart worker".
La misura si aggiunge alle precauzioni già adottate nei giorni scorsi nello stabilimento e negli uffici albesi della multinazionale, come nelle sedi della Fondazione Ferrero.
Dalla stessa multinazionale si fa intanto sapere che nessuna particolare problematica sta interessando la produzione negli stabilimenti italiani ed esteri del gruppo, tutti attivi e regolarmente operativi.
LAVORO A DISTANZA ANCHE ALLA MIROGLIO
Tornando ad Alba, un analoga misura era stata annunciata da nei giorni scorsi dal Gruppo Miroglio, che, considerata l’emergenza sanitaria che interessa il paese, ha reso possibile il lavoro a distanza a tutti i dipendenti le cui mansioni lo rendano operativamente possibile.