Attualità - 24 marzo 2020, 10:29

Il compositore saluzzese Enrico Sabena ricorda l’attrice Lucia Bosè

La diva dai capelli blu, venne anche a Saluzzo, per un film il cui regista è l’ex sindaco di Fossano, Sordella

Buon viaggio Lucia, sei volata dai tuoi angeli...”: con queste parole il compositore saluzzese Enrico Sabena - conosciuto nel panorama musicale internazionale come arrangiatore, produttore e fonico di mix, nonché per le sue competenze artistiche nella scrittura e produzione di musiche per il cinema e per la tv - ha voluto salutare l’attrice Lucia Bosè, morta di Coronavirus ad 89 anni.

Lucia Bosè era venuta a Saluzzo, nel mio studio, nel febbraio del 2012 - spiega Sabena - per completare alcune sessioni di doppiaggio, perché erano state aggiunte alcune sue voci fuori campo e cambiate alcune frasi. Era venuta accompagnata da Davide Sordella, il regista".

Il film è “Alfonsina y el mar”, girato in spagnolo, e uscito in alcuni paesi anche con il titolo “One more time”. “È stato firmato, come regia - ci svela Enrico Sabena - da Kiff Kosoof, che in realtà è lo pseudonimo del lavoro a coppia di due registi: Davide Sordella e Pablo Benedetti”. 

Il titolo “Alfonsina y el mar” prende spunto dalla tragica storia di Alfonsina Storni, poetessa argentina, che nel 1938, dopo la ricomparsa di un tumore al seno, decise di suicidarsi lasciandosi andare nelle onde del mare.

Il film con Lucia Bosè in realtà non racconta questo fatto - prosegue il compositore saluzzese - ma ne prende spunto, raccontando l’incontro tra due donne: una donna anziana - interpretata da Lucia Bosè - che ritorna nel suo paesino d’infanzia e, prima di morire, trasmette a una ragazza giovane - interpretata da Magaly Solier, giovane e premiata attrice peruviana - la voglia e la capacità di affrontare la vita per essere padrona del proprio destino". 

"In un’intervista, Lucia Bosè aveva affermato che quel film sarebbe stato l’ultimo della sua carriera: di fatto, era stato quello più faticoso da realizzare, girato nel deserto del Cile, e lei era stata molto contenta e orgogliosa, di averlo girato".

"Purtroppo non c’era stato tempo di far visitare Saluzzo a Lucia, avevamo lavorato e poi cenato in un ristorante della città. Il mio ricordo di lei - conclude Sabena - è di una donna forte, fuori dagli schemi, senz’altro consapevole del proprio stato e, proprio per questo, volutamente antidiva. Me la ricordo poi nel 2013, a Firenze, in occasione della presentazione del film (Pablo Benedetti è di Firenze), con mia figlia di un anno in braccio (mia figlia si chiama anche Lucia, ma per altri motivi): la piccola che guardava stranita quei capelli blu, e lei che diceva, con rimpianto, di non essere mai stata una buona madre”.

Il pittore Franco Giletta di Saluzzo aveva realizzato il ritratto a Lucia Bosè, che è stato inserito nella locandina del film.

NaMur