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Cuneo e valli | 24 marzo 2020, 18:54

Le misure restrittive del governo non dureranno fino al 31 luglio

Conte: "Era la data fissata a sei mesi di distanza dall'emergenza Coronavirus". Sanzioni da 400 a tremila euro a chi trasgredisce le disposizioni del decreto ministeriale. Le Regioni potranno adottare misure ancora più restrittive

Le misure restrittive del governo non dureranno fino al 31 luglio

Il decreto governativo dell’emergenza Covid non sarà prorogata fino alla data del 31 luglio”.

È questa la notizia più importante che il premier Giuseppe Conte ha dato nella sua conferenza stampa in diretta, fatta verso le 18,30 di questa sera.

“Il 31 luglio - ha spiegato il premier - era una data fissata come parametro per l’emergenza ma noi speriamo, anzi siamo sicuri, di poter interrompere queste disposizioni restrittive molto prima”.

Conte ha anche spiegato come da ora in poi sarà prevista una sanzione pecuniaria, una multa dai 400 ai tremila euro, per i trasgressori delle disposizioni del decreto ministeriale, a seconda del tipo di trasgressione. Il premier ha anche specificato che il trasgressore che sarà fermato dalle forze dell’ordine a bordo di un mezzo, pagherà la sanzione ma non gli sarà sequestrato il mezzo.

"Con questo decreto legge - ha aggiunto il presidente del Consiglio - abbiamo anche regolamentato in maniera più puntuale e trasparente i rapporti con il Parlamento. Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io o un ministro delegato vada a riferire in Parlamento. Abbiamo pure regolamentato i rapporti tra Stato e Regioni: lasciamo che possano adottare misure anche più restrittive, ma rimane la funzione di coordinamento e omogeneità assicurato dal Governo".

Questo ultimodecreto di fatto “riassume” tutti i precedenti Dpcm come strumento flessibile "che ci hanno permesso - ha detto Conte - di adottare misure estreme nel rapido tempo possibile: con questo Decreto li riassumiamo tutti e tutti verranno così portati in Parlamento".

"Vengono regolamentati i rapporti tra attività del Governo e il Parlamento - ha ribadito il presidente del Governo - si prevede che ogni decreto adottato venga poi trasmessa alle Camere e che il Premier riferisce periodicamente ogni 15 giorni sulle misure adottate. Così anche il Parlamento può seguire in maniera continuata su tutti gli aggiornamenti delle misure:

Anche con le Regioni arrivano importanti novità: "abbiamo regolamentato anche i rapporti tra interventi Governo e Regioni: i Presidenti potranno adottare nell’ambito delle proprie competenze anche misure più restrittive, severe, ma previa il via libera del Governo che resta garante del coordinamento".

NaMur

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