Nella versione moderna del famosissimo "Giuramento di Ippocrate" c'è un punto in cui il medico giura "di prestare soccorso nei casi d'urgenza e di mettermi a disposizione dell'Autorità competente, in caso di pubblica calamità".
Ed è proprio sulla base di questo principio che molti medici si stanno mettendo a disposizione. Vivendo sulla propria pelle e applicando quello che hanno giurato all'atto di intraprendere la professione di medico.
Tra loro due primari dell'azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo.
Paolo Noceti è il direttore della struttura complessa di Pneumologia dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo. Mesi fa aveva presentato la domanda per la meritata pensione. Decorrenza: 1 aprile.
Poi arriva il Coronavirus e le cose cambiano. Il dottor Noceti resterà in servizio fino a fine 2020. “In un momento tanto drammatico – spiega il Primario – non si può abbandonare la guida di una struttura come la Pneumologia. Allora ho deciso, in accordo con la direzione generale, di restare in ospedale fino a dicembre. E’ il minimo che si potesse fare.”
Rientra invece, proprio per l'emergenza, il dottor Marco Merlano, andato in pensione lo scorso mese di febbraio. Ha chiesto e ottenuto di poter riprendere servizio nel reparto di cui è stato Primario, quello di Oncologia dell'ospedale Carle di Cuneo, per poter dare il suo contributo in questo difficilissimo momento.