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Attualità | 30 aprile 2020, 18:45

Si prende una sosta, come all’autogrill e atterra nella palude di Racconigi il rarissimo, iridescente Mignattaio

In mattinata nel Centro Cicogne, di passaggio verso l’area di nidificazione. Buone notizie anche dalla nursey dell’oasi: i tre piccoli allocchi trovati nel Torinese, crescono bene. Anche il gufetto

Il Mignattaio al centro Cicogne di Racconigi- Foto Filippo Marmo

Il Mignattaio al centro Cicogne di Racconigi- Foto Filippo Marmo

 La natura continua a stupire, soprattutto in questo momento. Proseguono gli avvistamenti di uccelli rari, anche all’Oasi di Racconigi, Centro Lipu, crocevia di incontri nella stagione dei nidi. Peccato sia chiuso al pubblico. Le notizie però arrivano in diretta.

“Uno spettacolare atterraggio in palude questa mattina, giovedì 30 aprile  – annuncia Gabriella Vaschetti –: il Mignattaio! Un ibis "splendente" come giustamente suggerisce il nome inglese "glossy", rarissimo in Italia come nidificante, dove è localizzato solo in aree specifiche.

Questo trampoliere dell'ordine dei ciconiformi ha probabilmente usato la nostra riserva come autogrill. Per loro sono una fortuna queste aree umide e protette  in cui possono fermarsi, magari come in questo caso, tra una perturbazione e l’altra, usandole come sosta ristoro".

Ha un becco molto lungo che introduce facilmente nel terreno per cibarsi di invertebrati. Il suo piumaggio è splendente, iridescente: un bruno-rossastro "glossy" appunto, di tonalità che virano, con riflessi metallici, dal nero, castano, al viola, descrive la veterinaria. 

Arriva dall’Africa o dal bacino Mediterraneo dove sverna e probabilmente sta tornando a nidificare in Germania o  in Italia, potrebbe essere all'Isolone di Oldenico nel Parco naturale Lame del Sesia. 

Piccoli allocchi crescono

Sempre in tema di aggiornamenti: i tre piccoli allocchi crescono. Erano arrivati  al Centro Cicogne, uno dei 2 centri Cras ( Centro Recupero animali selvatici) della Provincia di Cuneo, perché trovati casualmente all’interno del tronco di un grosso albero abbattuto nel Torinese, perchè pericolante.

"Erano molto piccoli, avevano ancora il piumaggio bianco da peluche - racconta Gabriella Vaschetti - Sono ancora ricoverati dentro la nostra nursery riscaldata da lampade: stanno crescendo bene e mettendo il piumaggio definitivo al posto  del "piumino" da nidiaceo. Poi verranno trasferiti in una gabbia di 5 metri e successivamente nella voliera tunnel di 30 metri. Qui, attraverso un lunotto che verrà aperto al fondo della struttura e che immette in un boschetto, gli allocchi cominceranno a uscire fuori e a procurarsi il cibo.

E’ una sorta di rilascio graduale, certamente meno spettacolare della liberazione mediatica, ma meno stressante per loro. Si abitueranno a cercare cibo all’esterno, ma se non lo troveranno inizialmente e, avranno fame, potranno ugualmente avere cibo all'interno".

La voliera tunnel era stata acquistata dal Centro di Racconigi nel 2014 per la riabilitazione dei volatili e il loro reinserimento nell’habitat naturale, con il finanziamento dell’Osservatorio Faunistico della Regione.

Nella nursery con i piccoli allocchi è arrivato anche un piccolo gufo trovato sempre nel Torinese, accanto ai due fratelli morti. Probabilmente i genitori hanno avuto qualche incidente. "Chi lo ha trovato, dopo un tentativo di metterlo in un cassetta perché i genitori lo individuassero, lo ha portato da noi. E anche lui sta crescendo". 

Ha funzionato invece per un piccolo gufo, la mossa di metterlo su un ramo. Era stato trovato nei giardini pubblici di Levaldigi. Dopo qualche ora è stato preso in carico dai genitori che giravano nell'area e che lo hanno fatto spostare in altro luogo, per poterlo crescere.

 

Vilma Brignone

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