Eventi - 07 maggio 2020, 12:27

Un evento annullato si traduce in mancanza di lavoro per decine e decine di professionisti: il grido di allarme del mondo dello spettacolo

Il punto di vista di Davide Donadei, presidente della cooperativa Technical Network, con sede a Cuneo, che opera da anni nel settore degli eventi

A causa dell'emergenza Covid19, per salvaguardare la salute di tutti, da settimane vengono annullati eventi e manifestazioni in tutta Italia e per periodi indeterminati. 

I lavoratori dello spettacolo, come quasi ogni categoria, sono in sofferenza, ma molti di loro scontano l’aggravante di avere contratti di lavoro intermittenti, data la peculiare natura delle loro professioni: allestiscono palchi e spettacoli, organizzano tour, eventi musicali o teatrali, show dal vivo…  

Lavoratori che non godono di notorietà, ma che sono professionisti e vivono di questo lavoro.

“Si è consapevoli – dichiara Davide Donadei, presidente della cooperativa Technical Network, con sede a Cuneo, che opera da anni nel settore degli eventi - che l’erogazione della cassa integrazione in deroga ai lavoratori intermittenti dello spettacolo, prevista dal decreto "Cura Italia", è "sì" una prima e concreta risposta alle esigenze di chi fa parte di questa categoria, ma rimane comunque una misura provvisoria. Infatti, se non si garantirà un sostegno congruo e continuo, il timore diffuso nel settore è che, non appena si potrà ricominciare a lavorare regolarmente, si osservi una generale e drammatica dispersione professionale, con l’abbandono del mestiere da parte di numerosi professionisti. Considerando che il settore degli eventi e dello spettacolo sarà tra gli ultimi a ripartire, si ritiene necessario avere uno sguardo che garantisca una sufficiente tutela della professionalità, per questi lavoratori, per i mesi a venire”

Chiara Gerbotto