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Ambiente e Natura | 16 maggio 2020, 08:24

Si torna in montagna, ma con le raccomandazioni del CAI. Parola d'ordine: buonsenso

Si va dalle distanze di sicurezza alla valutazione delle proprie capacità alla prudenza, per evitare situazioni di pericolo per se stessi e per gli altri

Si torna in montagna, ma con le raccomandazioni del CAI. Parola d'ordine: buonsenso

Come si andrà in montagna quest'estate? Con le attenzioni che le terre alte richiedono, da sempre, ma, in questo 2020, con qualche precauzione in più.

Mantenendo le distanze e avendo sempre con sè i dispositivi di protezione individuale.

Il Club Alpino Italiano ha stilato una lista di punti e suggerimenti rivolti non solo ai soci ma a tutti i frequentatori delle terre alte. Vanno dal rispetto delle disposizioni all'autovalutazione, per evitare di mettere in situazioni di pericolo e rischio se stessi e gli altri, fino a quella di rispettare la montagna in quanto casa di qualcun altro. 

 

RISPETTA LE DISPOSIZIONI

Rispetta puntualmente le disposizioni adottate a livello nazionale e territoriale (regione e comune). Con particolare riferimento alle limitazioni imposte e alla adozione di comportamenti come le distanze e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, a tutela tua e degli altri.

VALUTA LE TUE CAPACITA'

Valuta correttamente le tue capacità e condizioni fisiche. Oltre a quelle dei familiari che vengono con te. Considerando gli effetti del lungo periodo di forzata inattività. E scegliendo itinerari adeguati, preferibilmente al di sotto del tuo livello abituale. Assumi diligentemente ogni più opportuna informazione sul percorso, sulle previsioni meteorologiche e sulla presenza di strutture di accoglienza aperte ed eventuale riparo.

DIFFERENZIA GLI ITINERARI

Considera le limitazioni territoriali ai trasferimenti come l’occasione per andare alla scoperta delle valli e dei borghi più vicini. Uscendo dalla spirale abitudinaria di privilegiare in molti la stessa località. Scoprendo così bellezze inaspettate e sempre rispettando la natura, evitando concentrazioni pericolose di persone e limitando gli spostamenti.

SOSTIENI I RIFUGI

Scegli un rifugio come meta. Non per trovare in quota ricercatezze di pianura, quanto piuttosto una cortese accoglienza, consigli competenti e la sobria qualità di una ristorazione che esprima i sapori tradizionali di quella particolare zona di montagna. Ricorda che il rifugista presidia un territorio prezioso e assicura i contatti per i soccorsi. Collabora con lui e attieniti alle sue indicazioni per assicurare distanziamento e igiene. Importante la prenotazione.

VAI SUI SENTIERI

Evita le attività più impegnative e che richiedono l’uso di attrezzature alpinistiche in comune e distanze ravvicinate con altri. La pazienza di oggi renderà ancora più gratificanti queste attività in un futuro non lontano.

SII PRUDENTE

Percorri con lentezza e prudenza l’itinerario che hai scelto. Segui i sentieri segnalati e quando incontri altre persone mantieni la distanza e usa la mascherina.

MANTIENI ALTA L'ATTENZIONE

Ricorda che in caso di incidente l’eventuale soccorso, già impegnativo per i luoghi, è reso ulteriormente critico dalla necessità di proteggere chi viene soccorso e quanti soccorrono, dal pericolo di contagio da coronavirus. Per questo mantieni alta e costante la tua attenzione, risveglia i sensi assopiti. Attiva la funzione “seguimi” della app GeoResQ dello smartphone, tenendolo silenziato e utilizzandolo solo per necessità.

RISPETTA LE TERRE ALTE

Considera sempre che i luoghi che per te sono occasione di svago e benessere, rappresentano la “casa” delle popolazioni che in quelle montagne vivono, contribuendo a mantenerle ospitali. E che il tuo comportamento influisce sulle loro condizioni di vita e di salute.

Bsimonelli

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