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Attualità | 23 maggio 2020, 10:18

#PalermoChiamaItalia. A 28 anni dalla Strage di Capaci l'appello della Consulta degli Studenti: “Oggi alle 18, esponete tutti un lenzuolo bianco in memoria delle vittime di mafia”

Il video è stato realizzato nell'ambito di un progetto promosso da Ministero dell’Istruzione, Fondazione Falcone e Rai. Il presidente della Consulta Alessio Scavino: “La battaglia contro la mafia non dovrebbe essere relegata solo a giudici e magistrati; bisognerebbe combatterla come si è combattuto questo virus”

Il presidente della Consulta Provinciale degli Studenti Alessio Scavino

Il presidente della Consulta Provinciale degli Studenti Alessio Scavino

 

23 maggio 1992, ore 17:57. Uno dei giorni più bui della storia d'Italia. Nella strage di Capaci, sull'autostrada A29, persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Un attentato di stampo terroristico-mafioso compiuto da Cosa Nostra.

Oggi, a distanza di 28 anni, la Consulta Provinciale degli Studenti lancia un video-appello contro la mafia, partecipando al progetto #PalermoChiamaItalia organizzato da Ministero dell’Istruzione, Fondazione Falcone e Rai.


A parlare è il presidente della Consulta Alessio Scavino, 19 anni di Santo Stefano Belbo, iscritto al quinto anno dell'Istituto Einaudi di Alba, indirizzo Ragioneria. Lancia l'appello davanti al balcone di casa dove sventola un lenzuolo bianco in mezzo alla bandiera italiana e a quella dell'Unione Europea.

“Ora più che mai dobbiamo impegnarci tutti per sconfiggere la mafia – dichiara Alessio nel video -. Non dobbiamo relegare il compito solamente a magistrati o a giudici. Per questo vi invito, il 23 maggio 2020 alle ore 18, ad affacciarvi dai vostri balconi, ad esporre un lenzuolo bianco in memoria di quegli uomini che hanno pagato con la vita la nostra libertà”.

La lotta alla mafia sarebbe stato uno dei temi della Giornata dell'Arte che la Consulta degli Studenti di Granda avrebbe dovuto organizzare proprio a fine maggio. Ma l'emergenza Covid-19 ha bloccato ogni manifestazione. “L'aspetto della lotta alla mafia e della legalità è argomento che ci sta a cuore – conclude Alessio Scavino -. Noi non c'eravamo nel 1992, non abbiamo vissuto gli anni delle stragi di mafia, ma proprio per questo è ancora più importante celebrare questo anniversario. Oggi la mafia si è nascosta, passa dai colletti bianchi e sembra meno evidente. Eppure bisognerebbe combattere la mafia come si è combattuto questo virus”.

redazione

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