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Attualità | 28 maggio 2020, 17:12

Fase 2, Coldiretti Cuneo punta sulle vacanze estive in campagna per la ripartenza del turismo locale

Roberto Moncalvo: "Gli agriturismi sono le strutture più idonee in cui è possibile rispettare le misure di sicurezza anti-contagio avendo a disposizione ampi spazi nella natura"

Foto generica

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Mentre cresce l’attesa per la decisione sul via libera allo sconfinamento tra Regioni da parte di 7 milioni di italiani che scelgono il mese di giugno per mettersi in viaggio, Coldiretti invita a prediligere vacanze Made in Italy per una concreta ripartenza del turismo locale.

La presenza straniera in Italia rappresenta ancora una pesante incognita – sebbene possano tornare dal prossimo 15 giugno i 25 milioni di cittadini europei che solitamente sceglievano il Belpaese per trascorrere le vacanze – e la speranza è riposta soprattutto nel 40% di italiani che preferiva viaggi all’estero e che quest’anno potrebbe decidere di rimanere entro i confini nazionali secondo l’ENIT.

Una vera boccata di ossigeno importante per il turismo nazionale dopo che durante gli ultimi tre mesi sono andati persi 81 milioni di presenze turistiche per effetto del lockdown, effetti di cui, ovviamente, ha risentito anche la Granda con le occasioni di festa azzerate, dalla Pasqua al 1° maggio” commenta Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo.

Il Piemonte valuterà l’apertura dei confini regionali con cautela per cui la data del 3 giugno potrebbe essere posticipata ulteriormente, però, nel frattempo – evidenzia Coldiretti Cuneo – è possibile scoprire e riassaporare il piacere di muoversi tra le tante bellezze che offre il nostro territorio.

In tal senso, dichiara Moncalvo, “gli agriturismi sono le strutture più idonee in cui è possibile rispettare le misure di sicurezza anti-contagio avendo a disposizione ampi spazi nella natura. Sostenere il turismo in campagna significa evitare il pericoloso rischio di affollamenti al mare o nelle città, ma anche trascorrere giornate immersi nel verde, all’insegna delle tradizioni e delle specialità enogastronomiche locali. La Granda ha da offrire un patrimonio agroalimentare ricchissimo che conta 11 produzioni a denominazione d’origine fra DOP e IGP, 18 DOC e DOCG che ricomprendono quasi 100 tipologie di vini, e produzioni di eccellenza che vanno dalla carne ai formaggi all’ortofrutta”.

comunicato stampa

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