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Attualità | 28 maggio 2020, 10:15

Oltre 200 i negozi di Saluzzo che hanno aderito alla consegna a domicilio durante il lockdown

L’assessore Neberti li ha ringraziati in Consiglio comunale: “La risposta all’appello del Comune è stata eccezionale. Si è rivelato un servizio strategico”

Corso Italia, a Saluzzo, deserto: una delle immagini scattate durante il lockdown

Corso Italia, a Saluzzo, deserto: una delle immagini scattate durante il lockdown

Era il 16 marzo, più di due mesi fa, quando il Comune di Saluzzo lanciava l’appello alle attività economiche ed alle farmacie della città, al fine di creare un elenco di negozi disponibili ad effettuare il servizio di consegna a domicilio.

Erano i primi giorni di lockdown, in base alle norme contenute nel decreto del premier Giuseppe conte firmato il 9 marzo.

Le attività che hanno risposto all’appello del Comune sono state oltre 200. 40 soltanto nei primi due giorni di raccolta adesioni. E ieri sera (27 maggio) l’assessore Francesca Neberti le ha ringraziate pubblicamente durante il Consiglio comunale.

Nonostante fosse un servizio tutto nuovo, sperimentale – ha detto – la risposta è stata eccezionale, ogni giorno registravamo un aumento di adesioni. È stato un vero e proprio servizio che il tessuto commerciale e artigianale ha reso alla città.

In un momento in cui l’ordine era di restare a casa e limitare gli spostamenti, si è rivelato un servizio strategico. C’è stato un dialogo mai interrotto, le difficoltà sono state molte, le incognite per la ‘Fase 2’ altrettante. Ma abbiamo capito quanto i negozi di vicinato e di prossimità sono realmente importanti per la Città”.

Nicolò Bertola

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