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Attualità | 29 maggio 2020, 08:32

Centri estivi, a Cavallermaggiore incertezze per la fascia adolescenti. Sannazzaro: “Senza l’impegno nell’estate ragazzi cosa faranno?”

Progetto in corso di definizione con la cooperativa Caracol, obiettivo partire per metà giugno. Il sindaco: “manca la disponibilità di altre realtà per avviare progetti alternativi a quello comunale”

Centri estivi, a Cavallermaggiore incertezze per la fascia adolescenti. Sannazzaro: “Senza l’impegno nell’estate ragazzi cosa faranno?”

In attesa delle nuove linee guida della Regione sulla gestione dei centri estivi che dovrebbero essere emesse lunedì, a Cavallermaggiore si pensa al progetto dell’estate ragazzi comunale.

Nelle settimane passata l’Amministrazione ha inviato alle famiglie un questionario in cui si invitava a evidenziare le esigenze di ciascuno per indirizzare al meglio possibile le risorse.

E’ emersa prima di tutto la necessità di garantire il servizio nei mesi di giugno e luglio - spiega il sindaco Davide Sannazzaro - i genitori vedono questo progetto come un’opportunità importante per la socializzazione dei bambini che sono stati tanti mesi a casa”. 

Sorge però il problema della disponibilità a gestire i servizi dei centri estivi. “Abbiamo contattato le agenzie che in passato si sono occupati dei progetti ma nessuno è disponibile se non la cooperativa Caracol che si occuperà dell’estate ragazzi comunale e fornirà gli operatori professionali per accompagnare i bambini”. 

Con loro l’Amministrazione ha iniziato a mettere le basi per il progetto “Metteremo a disposizione i locali delle scuole materna, elementare e media, anche la parrocchia metterà a disposizione i propri locali così come l’asilo paritario Borone, inoltre come Comune daremo un contributo per calmierare le tariffe alle famiglie”. 

Alcune associazioni hanno poi dato la propria disposizione per realizzare alcune attività e iniziative.  

Tutto ciò per quanto riguarda i bambini a partire dai 6 anni di età. Resta tuttavia un secondo problema che riguarda la fascia adolescenziale.

Gli scorsi anni i ragazzi erano impegnati nelle attività e nell’organizzazione dell’estate ragazzi, nei campi estivi in montagna e così via, quest’anno cosa faranno? Dobbiamo pensare a iniziative alternative per impegnarli” commenta il primo cittadino che aggiunge “Adesso aspetteremo le indicazioni definitive della Regione e a quel punto organizzeremo un tavolo di lavoro con la cooperativa, le parrocchie e le associazioni locali per poter partire al più presto con un’offerta ai cittadini. Il nostro obiettivo è avviare i centri estivi a metà giugno, ma l’importante è fare le cose bene non di fretta”.

Chiara Gallo

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