Attualità - 04 giugno 2020, 14:01

L’Unione del Monviso chiederà alla Prefettura il nulla osta per l’autovelox fisso sulla “Paesana-Sanfront” (FOTO)

Incontro a Paesana tra Amministrazioni comunali, Provincia e i tecnici. Pressochè certa anche l’istituzione di un senso unico (in salita) lungo la strada di accesso alla borgata Pamparini. Rimangono (come più volte anticipato) inattuabili rotatoria e semaforo intelligente. Esclusa categoricamente anche l’opzione “Tutor”

Il sopralluogo di stamane lungo la SP 26

È terminato poco fa l’incontro tra la Provincia di Cuneo e le Amministrazioni comunali di Paesana e Sanfront per discutere della pericolosità della SP 26, nel tratto compreso tra Paesana e Sanfront e – ancor più – sul confine tra i due comuni, a monte dell’incrocio con la strada per frazione Rocchetta. 

Il vertice si è tenuto in Municipio, con un sopralluogo sul posto proprio lungo la Provinciale, nei pressi del luogo dove il 20 maggio si è verificato il grave incidente stradale, in seguito al quale è morto il 26enne imperiese Never Milesi.

Erano presenti il vicepresidente della Provincia, Flavio Manavella, con il geometra (e caporeparto) Marco Rovere, il sindaco di Paesana Emanuele Vaudano insieme alla sua giunta (il vice Marco Margaria e l’assessore Marco Ferrato) e il sindaco di Sanfront (e presidente dell’Unione del Monviso) Emidio Meirone, con l’assessore Francesco Lombardo. Hanno preso parte all’incontro anche la Polizia locale dell’Unione del Monviso, con il responsabile Davide Domenico Barra e il geometra Andrea Caporgno, responsabile del Servizio lavori pubblici sempre della stessa Unione.

Durante il sopralluogo lungo la Provinciale, all’incirca all’altezza della borgata Pamparini, Amministratori e tecnici sono stati raggiunti dai residenti della zona, usciti di casa per – di fatto – “prender parte” al sopralluogo, a testimonianza di come e quanto sia sentito il tema della sicurezza di questo tratto di strada.

Come abbiamo anticipato a più riprese, nel summit è stata confermata l’infattibilità per le due soluzioni già emerse in passato, vale a dire una rotatoria (non realizzabile in piena curva) e l’installazione di un semaforo intelligente per la regolazione delle immissioni delle cinque strade laterali che si affacciano sulla SP 26.

La soluzione analizzata che – al momento – rimane la più quotata è quella dell’autovelox fisso, sulla falsariga di quello installato lungo la “Saluzzo-Savigliano”. La Provincia, che ha la competenza sul tratto di strada, è d’accordo. Ora, la palla passa però in mano all’Unione dei Comuni del Monviso, che avvierà l’iter per la formale richiesta di installazione alla Prefettura di Cuneo.

Tocca infatti all’Ufficio territoriale del Governo concedere l’ultimo definitivo “Ok” per poter montare un rilevatore di velocità, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Così si andrebbe ad incidere sul primo, grande, problema, legato all’altissima velocità dei veicoli, in entrambi i sensi di marcia. Si è pensato inizialmente anche ad un tutor, per monitorare la velocità su un tratto anche più ampio di strada: un’ipotesi esclusa categoricamente, per la presenza di troppe strade laterali, che rendono “arginabile”, scendendo da Paesana, la prima cellula di rilevazione.

Al tempo stesso, la Provincia vaglierà la fattibilità economica (ma non solo, servono anche i consensi dei proprietari) di un intervento di manutenzione ordinaria, con lo “sbancamento” di una fetta di terreni a lato della strada provinciale (sulla sinistra, salendo in direzione Paesana), che potrebbe aumentare notevolmente la visibilità, che in piena curva è davvero ridotta ai minimi termini.

Abbiamo valutato con gli Amministratori dei Comuni di Paesana e Sanfront – ci spiega invece il vicepresidente Manavella – le possibili soluzioni per ridurre i rischi di incidenti. Da parte della Provincia c’è la massima disponibilità a collaborare con i Comuni per realizzare gli interventi ritenuti utili, diretti, da un lato, a contenere la velocità eccessiva di alcuni autoveicoli, e, dall’altro lato, a regolamentare gli accessi sulla strada provinciale.

Si sta ragionando inoltre su come migliorare la visibilità sul tratto di strada in questione”.

Inoltre, pare pressochè certo che la strada di accesso alla borgata Pamparini (forse la più pericolosa, in piena curva cieca) diventerà a senso unico, in entrata (dalla Provinciale), vietando l’uscita e l’immissione di veicoli sulla SP26. Un provvedimento al vaglio dei Comuni di Paesana e Sanfront, dal momento che la strada si snoda proprio sul confine tra i due paesi.

Un incontro positivo – ci dice il sindaco di Paesana, Vaudano – per l’attenzione che la Provincia ci ha dimostrato su questo tema. Ringrazio sia Flavio Manavella che Marco Rovere per le risposte che ci hanno dato, anche se da adesso aspettiamo però qualcosa di concreto”.

Abbiamo verificato ciò che ormai da anni sappiamo. – le parole del sindaco di Sanfront Meirone – Già solo stando li 15 minuti lungo la strada capisci il perché di incidenti e dell’alto tasso di mortalità. Si è convenuto sul cercare davvero di fare qualcosa: non che non si sia mai fatto nulla, perché anche con interventi singoli si è provato a limitare questo dramma.

Quello a cui abbiamo puntato e punteremo sarà cercare di eliminare o ridurre drasticamente queste morti. A me non dispiaceva l’ipotesi del tutor, come sul tratto Carignano-La Loggia, ma subito scartata grazie alla competenza del geometra Rovere.

Si tenterà di intervenire con un autovelox fisso, e per questo chiederemo alla Prefettura. Questo sarà il deterrente maggiore. Ma il primo provvedimento che dovremo adottare sarà il senso unico in ‘via Pamparini’, nella speranza che la Provincia riesca nell’intervento di miglioramento della visibilità, anche se non è facile. Faremo tutto il possibile per intervenire in tempi rapidi, a partire già da oggi.

Mi ha fatto piacere vedere la presenza al sopralluogo dei residenti, di chi sulla questa strada tutti i giorni ci si immette, e dei proprietari dei terreni che si andranno a ‘levigare’. Tutti si sono detti d’accordo, concordando che ormai è tempo di intervenire”.

Dopo anni, la richiesta di un autovelox fisso potrebbe essere un primo, deciso, passo per affrontare un problema che, annoso, ora non può più essere procrastinato.

Nicolò Bertola