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Agricoltura | 04 giugno 2020, 07:30

Approvato il protocollo sanitario coronavirus per le imprese agricole della provincia di Cuneo

Ci sono anche le regole per le attività stagionali come la raccolta dell’ortofrutta e la vendemmia. L’ok lo ha dato il Comitato di Gestione dell’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale (Ebat Favla) di Cuneo che mette allo stesso tavolo organizzazioni di categoria e sindacati dei lavoratori. Hanno collaborato alla stesura gli SPreSAL dell’Asl Cn1 e Cn2. Il presidente Ebat, Giancarlo Bandiera: “Il risultato positivo è stato raggiunto grazie allo spirito di fattiva collaborazione da parte di tutti gli attori in campo”. Per conoscere i contenuti del documento nel dettaglio si può cliccare su www.favla.it

La raccolta della frutta e il presidente di Ebat-Favla Cuneo Giancarlo Bandiera

La raccolta della frutta e il presidente di Ebat-Favla Cuneo Giancarlo Bandiera

Il Comitato di Gestione dell’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale (Ebat Favla) ha approvato il protocollo sanitario Covid-19 che le imprese agricole della “Granda” dovranno applicare rigorosamente nel caso dell’assunzione di dipendenti. Ma le regole saranno valide anche per quanti hanno l’accesso alle aziende come appaltatori, fornitori, autotrasportatori di aziende terze, clienti, visitatori. Hanno partecipato alla stesura del documento gli SPreSAL delle Asl Cn1 e Cn2, Coldiretti, Confagricoltura, Cia-Agricoltori Italiani, Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale.

Nel Protocollo sono state definite le procedure anti-contagio da adottare sul luogo di lavoro e le norme da rispettare in caso di ospitalità dei dipendenti fornita dalla struttura rurale. Dodici i capitoli trattati: accesso in azienda; utilizzo dei locali aziendali; organizzazione delle attività; gestione degli operatori stagionali; pulizia e sanificazione; gestione di una persona sintomatica in azienda; sorveglianza sanitaria; utilizzo di mezzi aziendali; gestione dei punti vendita in azienda; gestione dei punti vendita nei mercati; indicazioni per gli agriturismi e aggiornamento del protocollo di regolamentazione.  

L’ACCESSO ALL’AZIENDA E L’USO DEI LOCALI

A livello generale tra le principali norme, che valgono per tutti i settori produttivi,  ci sono: l’obbligo di non entrare in azienda se la temperatura corporea è oltre i 37,5 gradi o in presenza di altri sintomi influenzali; la programmazione di orari di ingresso e di uscita scaglionati per evitare il formarsi di assembramenti; il posizionamento di gel sanificanti idroalcolici all’ingresso dei locali e la loro fornitura ai lavoratori; l’organizzazione degli spazi in modo che sia rispettata la distanza di almeno un metro o l’obbligo di indossare in modo continuativo la mascherina chirurgica.  

LE ATTIVITA’ STAGIONALI

Il protocollo assume particolare importanza nella nostra provincia per le attività stagionali come la raccolta dell’ortofrutta e la vendemmia perché caratterizzate da un elevato afflusso di manodopera eterogenea. Sotto questo aspetto l’azienda dovrà cercare di suddividere i dipendenti a disposizione in squadre con, per quanto possibile, il loro mantenimento fisso durante tutto il periodo dei lavori. Quanti appartengono alla stessa squadra, sempre nel rispetto della distanza interpersonale minima di un metro e dell’uso dei dispositivi di protezione, dovrebbero svolgere insieme le mansioni alle quali sono stati assegnati e con lo stesso criterio utilizzare le aree comuni (spogliatoio, area ristoro, mensa) ed essere ospitati negli alloggi fissi o prefabbricati previsti dall’azienda.

La stessa azienda, valutando i percorsi formativi obbligatori in essere, è tenuta a disporre che la formazione sia possibile effettuarla a distanza anche per i lavoratori in smart working. Però il mancato completamento dell’aggiornamento entro i termini previsti per tutti i ruoli e le funzioni aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuto all’emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comporta l’impossibilità a continuare lo svolgimento dei medesimi ruoli e funzioni. 

L’ACCOGLIENZA DEGLI OPERATORI STAGIONALI

Per l’assegnazione dei moduli abitativi dovrà essere adottato il criterio dei “gruppi omogenei” sistemando, nella stessa unità, i lavoratori appartenenti alla medesima squadra di lavoro in modo da evitare interscambi tra i diversi gruppi. Il numero di lavoratori che potranno essere sistemati negli alloggi fissi o prefabbricati verrà determinato diminuendo il massimo numero di persone normalmente ospitabile negli stessi, in modo da garantire la presenza di un numero di lavoratori per “stanza” compatibile con il mantenimento delle distanze di sicurezza interpersonali di 1,5 metri nel caso in cui non si riesca ad osservare l’abbinamento degli stagionali. Riducibili, però, a 1,1 metri nel caso di rispetto dello stesso abbinamento per tutto il periodo di permanenza.

All’interno di ogni alloggio fisso o prefabbricato è consigliato che l’azienda disponga di cartelli contenenti tutte le informazioni generali tradotti in più lingue; del termometro per l’auto-rilevazione mattutina della temperatura; di soluzioni idro-alcoliche per l’igiene frequente delle mani; di prodotti per la pulizia e la sanificazione quotidiana contenenti alcol al 70% e cloro allo 0,1-0,5%.  

PULIZIA E SANIFICAZIONE

L’azienda deve assicurare la pulizia e la sanificazione giornaliera delle postazioni di lavoro, delle attrezzature, degli ambienti comuni e quella delle unità abitative. Quest'ultima anche attraverso gli stessi lavoratori ospitati.   

GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA

Nel caso in cui una persona già presente in azienda sviluppi febbre o sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo dovrà dichiarare immediatamente al datore di lavoro. Chi si trova in questa condizione deve essere momentaneamente isolato e con l’aiuto dell’azienda e nel più breve tempo possibile mettersi in contatto con il medico competente che, a sua volta, avrò il compito di assumere i provvedimenti necessari e di monitorare la situazione.  

UTILIZZO MEZZI AZIENDALI: ANCHE SUI RACCOGLIFRUTTA DISTANZA MINIMA DI UN METRO E MASCHERINA

Sui mezzi aziendali utilizzati da più operatori (carri raccogli-frutta, furgoni per il trasporto di merci o persone) l’azienda dovrà garantire che ogni lavoratore al termine dell’uso provveda alla sanificazione dell’abitacolo/cabina; sia possibile l’accesso simultaneo agli operatori della stessa squadra, ma sempre nel rispetto della distanza minima di un metro e con indosso la mascherina chirurgica; la presenza di soluzioni a base di alcol al 70% per sanificare tutte le parti a contatto con le mani: l’accesso massimo di due persone per autovettura: conducente e passeggero che dovrà posizionarsi nel sedile posteriore opposto al lato guida.    

LA PAROLA AL PRESIDENTE DI EBAT-FAVLA, GIANCARLO BANDIERA    

Chi ha lavorato alla stesura del documento? “Il protocollo è stato redatto con la collaborazione delle autorità sanitarie e quella decisamente importante delle Organizzazione Professionali Agricole le quali attingendo da testi già in fase di elaborazione sono riuscite a giungere ad un unico documento finale che, acquisiti vari pareri, è stato approvato in via definitiva mercoledì 3 giugno in sede di videoconferenza del Comitato di Gestione di Ebat-Favla. Hanno poi contribuito con suggerimenti, integrazioni, precisazioni anche le organizzazioni sindacali dei lavoratori che, come sempre avvenuto, si sono rese disponibili e collaborative in un contesto in cui divisioni o divergenze non avrebbero avuto motivo di essere rappresentate”.

Quali sono gli obiettivi? “L’obiettivo cardine è e rimane quello di fornire alle imprese agricole assuntrici un documento volutamente snello che consenta loro di operare nel rispetto delle normative vigenti in ordine all’emergenza Covid-19. Certamente di facile lettura, sono elencate tutte le situazioni possibili in ambito aziendale con riferimenti puntuali circa strumenti e dispositivi di cui disporre secondo la situazione”.

I punti qualificanti? “Di rilievo sono da considerare i capitoli del protocollo riferibile agli accessi in azienda, gestione operatori stagionali, pulizia e sanificazione, sorveglianza sanitaria, gestione soggetti sintomatici e utilizzo mezzi aziendali”.

Aziende e lavoratori saranno più tutelati? “Nel momento in cui le imprese e i lavoratori daranno piena e puntuale applicazione ai contenuti del protocollo, ognuno nel rispetto dei suoi dettati, il risultato ottenibile non potrà che essere di rilievo da un lato in una ottica di contenimento di possibili nuovi contagi e più in generale di tutela della salute individuale dei datori di lavoro e dei dipendenti”.

Soddisfatti del documento approvato? “Il risultato ottenuto attraverso un lavoro sinergico di tutti gli attori al tavolo costituisce significativamente una realtà produttiva del nostro territorio che seppur nelle differenze di rappresentanza delle parti riesce da sempre a trovare momenti e decisioni condivise in uno spirito di fattiva collaborazione. Da sempre le decisioni assunte al tavolo Ebat sono approvate all’unanimità: ciò a conferma che è prevalente l’interesse generale dell’agricoltura rispetto ad altri interessi”.

Dopo l’approvazione del 3 giugno il protocollo dovrà fare altri passaggi tecnici o istituzionali o potrà entrare in vigore? “Il protocollo non dovrà essere portato al vaglio di altri soggetti per ulteriori approvazioni ma, come da impegni assunti, sarà trasmesso a tutti gli Enti che direttamente o indirettamente sono o potrebbero essere parte del sistema ( Asl, Prefettura,  Regione Piemonte, Comuni, Protezione Civile, Provincia, ecc). Inoltre tramite Ebat-Flavia e le organizzazioni aderenti verrà portato a conoscenza a tutte le aziende agricole della provincia”.  

PER CONOSCERE I CONTENUTI DEL DOCUMENTO NEL DETTAGLIO SI PUO’ CLICCARE SU www.favla.it

 

Sergio Peirone

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